Sud Pontino / Nuovo numero della “Gazzetta di Gaeta” dedicata alle “rovine” antiche e moderne

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E’ pronto per arricchire e qualificare migliaia di librerie e di scaffali a Gaeta ed in altri centri del sud pontino il nuovo numero della “Gazzetta di Gaeta”, il libro-magazine trimestrale pubblicato dall’edizione “Ali Ribelli”. Le interessantissime 210 pagine del numero in uscita è dedicato alle “rovine” antiche e soprattutto contemporanee di Gaeta ed intelligemente la redazione ha deciso di presentarlo sabato 18 marzo, alle ore 11, in un luogo ad hoc. Ora si chiama bar “Old Station” in piazza Mazzini ma in passato non erano altro che i locali della vecchia stazione ferroviaria di Gaeta. Si trova a pochi metri sia dal piazzale oggetto di un’indagine giudiziaria in corso da parte della Procura di Cassino sia dall’ex vetreria Avir su cui ancora si combatte un’aspra battaglia politica dopo la rivelazione del vincolo della Sovrintendenza decretato nell’agosto 2021. La vetreria troneggia fin dalla copertina dell’ultimo numero de “La Gazzetta di Gaeta”, con il palazzo su Corso Italia rivisto in maniera creativa e chissà se profetica dagli occhi dell’artista Franco De Luca nella sua opera intitolata “Condominio”.

Si preannuncia esplosivo più del solito il contenuto di questo numero che si prefigge di “raccontare la storia, la cultura e la vita contemporanea di Gaeta e del suo territorio”. Dall‘ex vetreria Avir con un’approfondita analisi del concetto di archeologia industriale scritta dal professor Olimpio Di Mambro all’intervista di Luca Di Ciaccio al “signor No” Salvatore Mola, rigoroso assessore all’urbanistica ai tempi della giunta D’Amante e nemico dichiarato dell’abusivismo. Dalle vicende attuali della demolizione dell’ex scuola americana raccontate, con foto inedite, da Jason Forbus, a quelle dell’ormai smantellato ospedale di Gaeta descritte da un militante come Claudio Picazio. E poi dalla crisi del convento-scuola delle suore dell’Atratina raccontata da Milena Mannucci all’ex centrale nucleare del Garigliano oggetto di un reportage di Salvatore Minieri.

C’è spazio anche per la storia meno recente. Il funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina Gianluca Melandri (che è anche uno dei firmatari della relazione tecnica che ha decretato l’area ex Avir bene di interesse storico-artistico) è l’autore di un servizio che racconta l’importante scoperta archeologica di pochi mesi fa di tombe preromane e una villa imperiale nell’area di Sant’Angelo, al confine tra Itri e Gaeta. Sabina Mitrano, qui in veste di professoressa, si occupa di archeologia e “riciclo”. Lino Sorabella in un pezzo significativamente intitolato “Tanti padroni, nessun padrone” svela gli intrecci di proprietà di molti monumenti e chiese gaetane.

Il funzionario comunale Benedetto Di Nitto, con l’ausilio di carte rinvenute negli archivi del Municipio, mostra tutti i progetti abortiti di piani urbanistici e regolatori della Gaeta dagli anni 30 fino agli anni 70 del Novecento. “Chissà – si chiede l’editore Jason Forbus – che queste pagine non ispirino gli amministratori di oggi e di domani, si spera, verso una visione urbana in grado di unire passato, presente e futuro”. Questo come i precedenti numeri della Gazzetta di Gaeta si possono trovare nelle edicole e librerie del territorio, si possono ordinare in ogni libreria d’Italia oppure acquistare nei negozi online come Amazon, Ibs o direttamente sul sito www.aliribelli.com.