SUD PONTINO – Mano pesante della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di tre delle tredici persone che, arrestate il 24 settembre 2021 nell’ambito dell’operazione “Traqueteros” con cui la Guardia di Finanza del gruppo di Formia sgominò un’organizzazione dedita al trasporto per conto della camorra cospicui quantitativi di droga con destinazione i centri del sud pontino ma anche a Mantova, Teramo, Isernia, Roma, hanno deciso di farsi processare con il rito abbreviato davanti il Gip del Tribunale di Roma Maria Clementina Forleo.
Il sostituto procuratore Corrado Fasanelli, pur applicando uno sconto di un terzo della pena, ha chiesto 16 anni ed 8 mesi di reclusione per il presunto responsabile dell’organizzazione, il 40enne Domenico Scotto, 14 per il 40enne Walter Palumbo, e 7 anni di carcere per il 57enne Vincenzo Stanganella. Fasanelli ha riconosciuto per Scotto – considerato dagli inquirenti il responsabile dell’organizzazione – le aggravanti della recidività e della continuazione in rapporto ai 43 capi d’imputazione relativi ad altrettanti episodi di trasporto e spaccio della droga.

Nel corso del rito abbreviato sono iniziate le arringhe difensive dei tre imputati e nei loro interventi gli avvocati Manuela Filaseta e Vito Castronuovo hanno chiesto l’assoluzione dei rispettivi assisti o, in subordine, la riqualificazione del principale reato perchè – a loro dire – gli episodi di spaccio sono stati di “lieve conto”. E’ attesa la prossima udienza del 17 aprile quando interverranno anche gli altri due legali difensori, Domenico Dello Iacono ed Enrico Mastantuono, quest’ultimo difensore di Scotto al quale il Pm Fasanelli ha contestato le summenzionate aggravanti partendo da una richiesta a 25 anni di reclusioni, poi ridotti a 16 anni ed otto mesi sulla scorta della riduzione prevista dal codice. Non si esclude che già il prossimo 17 aprile il Gip Forleo possa emettere la sentenza.
Quattro giorni prima, il 13 aprile 2023, proseguirà davanti il Tribunale di Cassino (presidente Marco Gioia,giudici a latere Maria Cristina Sangiovanni e Pio Cerase) il processo con il rito ordinario prescelto dalle altre dieci coinvolte nell’inchiesta anti droga delle Fiamme Gialle. In quella data dovranno deporre i periti fonici nominati dal Tribunale per trascrivere le chilometriche intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate durante le indagini, svolte dall’ex comandante della sezione Mobile della Guardia di Finanza di Formia, il Capitano Nicola Maglione, interrogato nell’ultima udienza celebrata lo scorso 23 febbraio.