“Le molecole del destino”, l’anteprima nazionale del film sul Papilloma Virus girato a Formia

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FORMIA – C’era una delegazione della clinica “Casa del Sole-Tommaso Costa” di Formia giovedì sera presso l’aula magna dell’Unicamillus” di Roma dove è stato proiettato in anteprima nazionale “Le Molecole del destino”, il bellissimo e commovente cortometraggio che –  primo in assoluto avente un carattere scientifico –  racconta una storia vera su una patologia purtroppo in aumento, l’Hpv. E alla vigilia proprio del 4 Marzo, giornata internazionale del Papilloma Virus , è stato deciso di proiettare un docufilm girato per la gran parte in un padiglione della clinica formiana di via Giuseppe Paone (molte comparse sono stati gli stessi dipendenti tra infermieri e personale ausiliario) ma anche in alcuni angoli e luoghi caratteristici di Formia. Ciò è stato reso grazie ad un proficuo rapporto di collaborazione tra la produzione e la famiglia Costa da una parte ma anche con il vivace Consorzio turistico “Città di Formia”.

“Le Molecole del destino” ha rappresentato un crocevia quasi pedagogico e culturale per rinsaldare il legame esistente tra il cinema, del piccolo e grande schermo, e la medicina in generale. Dietro la macchina da presa Massimo Ivan Falsetta, pluripremiato regista cinematografico e pubblicitario, ha evidenziato come il suo lavoro possa contribuire specificatamente a contribuire nella lotta al Papilloma Virus. E questo merito gli è stato riconosciuto dal Rettore dell’Unicamillus , il professor Gianni Profita, che ha inaugurato la presentazione della proiezione del docufilm cui hanno partecipato i più insigni specialisti e accademici italiani della medicina perinatale e naturalmente i componenti del cast, della produzione della società di distribuzione, la “Mif”.

Se il professor Unfer, tra i maggiori esperti al mondo sull’uso dell’inositolo, ha interpretato sé stesso, hanno raccolto tantissimi applausi gli altri componenti di un cast d’eccezione composto, tra gli altri, da Ettore Bassi (Eddy, nuovo compagno di Elenora), Sara Ricci (la dottoressa Fidani) e Costantino Comito (Massimiliano, ex compagno dell’attrice protagonista). Grazie all’accordo della produzione con il Consorzio Turistico città di Formia, oltre 25 membri della troupe sono arrivati a Formia per girare numerose scene nei luoghi caratteristici della città e varie attività commerciali e private tra cui un intero padiglione sanitario messo a disposizione dalla Clinica Casa del Sole.

Tra le maestranze anche dei talenti locali come il direttore della fotografia Gino Sgreva con alle spalle più di 30 film e ben 7 serie TV Il film, infatti, narra il calvario di Eleonora (sul set la bravissima , raffinata e profonda Giorgia Salari), una donna di 40 anni che scopre di essere stata contagiata dall’HPV. Fa emergere poi uno spaccato di vita reale che interessa molte giovani in lotta contro una malattia ostile. E che troppo spesso si affronta con un approccio clinico depersonalizzato.  Il destino di Eleonora cambia positivamente quando, prima di sottoporsi a un’isterectomia e rinunciare al suo desiderio di gravidanza, incontra il professor Vittorio Unfer (ginecologo e professor in ostetricia presso la struttura romana di via Sant’Alessandro) e scopre una nuova terapia che le restituisce la speranza e la salute.

Il cinema, di qualità, insomma, è diventato un veicolo di appello alla comunità medico-scientifica e lo sarà nelle prossime settimane quando, grazie alla “Mif Distribuzione”, di proprietà dello stesso regista, sarà destinato ai migliori festival nazionali e internazionali oltre che a piattaforme televisive.

“Il papilloma virus – ha raccontato nella presentazione dell’”Unicamillus” il ginecologo Vittorio Unfer, – è un virus con cui l’80% della popolazione entra in contatto almeno una volta nella vita. Nel caso della protagonista del film, l’HPV ha prodotto lesioni nell’epitelio della cervice uterina che le ha causato una serie d’interventi preventivi, allo scopo di evitare l’evoluzione in un cancro. Dopo 10 anni di calvario, le viene consigliato di togliere l’utero. Madre di un bambino voluto con un atto di coraggio, non si rassegna a privarsi di una parte del suo corpo e quando tutto sembra perduto, grazie a un incontro “con la scienza” cambia il suo destino”.

Recenti studi scientifici hanno dimostrato come l’inserimento di alcuni micronutrienti sia utile per prevenire le lesioni indotte dall’HPV e ridurne la persistenza. E’ nata, dunque da questi nuovi studi scientifici l’idea di raccontare, ne “Le molecole del Destino”, la storia di Eleonora che, alla fine, è riuscita nell’intento, personale e non solo, di vincere la sua battaglia legata alla vita.