Primarie Pd, Elly Schlein è la più votata a Latina e provincia con oltre il 55%

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LATINA – Le primarie del Partito Democratico si sono svolte oggi, domenica 26 febbraio, e in provincia di Latina la candidata più votata è risultata Elly Schlein. Gli elettori della provincia pontina hanno scelto la 37enne deputata come la persona giusta per guidare il partito, nonostante i circoli della provincia avessero dato il loro pieno sostegno a Stefano Bonaccini la settimana scorsa. Schlein ha ottenuto un sorprendente successo, trainato soprattutto dalla vittoria a Latina città, dove aveva già vinto le primarie di circolo.

Nel seggio allestito in Piazza del Popolo, la Schlein ha ottenuto 812 voti pari al 61,6%, mentre Bonaccini 500 voti (37,9%). Bianche/nulle 5 (0,5%). In provincia, Schlein ha conquistato il 55,83% dei voti (3397 voti) contro il 44,17% di Bonaccini (2688 voti). In totale, i voti validi sono stati 6085 su un totale di 6117 votanti. Le primarie aperte del Pd hanno registrato a livello provinciale 6.117 votanti, con 6.085 voti validi, 15 schede bianche e 17 nulle. Con il voto aperto dei cittadini la Schlein ha recuperato il distacco del voto del congresso dei circoli di una settimana fa, quando aveva ottenuto in provincia il 30,80% rispetto al 52,66% di Bonaccini.

Elly Schlein vince in quasi tutti i Comuni pontini e con ampio margine, come ad Aprilia (319 a 104); Cisterna (166 a 130); Formia (302 a 191); Gaeta (204 a 105); Itri (111 a 36); Latina (812 a 500); Lenola (49 a 26); Terracina (176 a 90). Per Bonaccini sono soltanto Campodimele (19 a 7); Castelforte (144 a 47); Cori (110 a 85 nel seggio 1 e 27 a 25 nel seggio 2); Maenza (37 a 11); Pontinia (64 a 29); Roccagorga (81 a 65); Santi Cosma e Damiano (265 a 10); Sabaudia (153 a 115); Spigno Saturnia (14 a 10). Ma non sono mancati anche i pareggi tra i due contendenti, come a Prossedi (14 a 14), Norma (36 a 36) e anche i testa a testa, come a Roccasecca dei Volsci, dove Schlein ha vinto 8 a 7.

A livello nazionale più di un milione di persone è andato a votare per le primarie del Partito Democratico, scegliendo Elly Schlein come nuova segretaria. Con il 53,8% delle preferenze è diventata la prima donna alla guida del Pd, sconfiggendo il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, favorito alla consultazione interna ai circoli del partito.

“Il Pd è vivo e questo è un mandato a cambiare, una linea chiara che metta al centro il contrasto alla disuguaglianza e l’emergenza climatica – ha detto Schlein nel suo discorso dopo la vittoria riportato da Ansa -. Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità”.

Classe 1985, è nata nella Svizzera italiana da padre statunitense e madre italiana. Ha studiato giurisprudenza all’Università di Bologna, dove si è laureata con il massimo dei voti nel 2011 e ha contribuito a fondare l’associazione universitaria Progrè, che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi legati alle migrazioni e alla realtà carceraria.

Il 26 febbraio 2023 vince le elezioni primarie del Pd, venendo eletta come prima donna segretaria del partito e strappando anche il record di Renzi come più giovane segretaria (lui 38 anni, lei 37). Inoltre, è la prima candidata a ribaltare il voto degli iscritti del partito, che durante le consultazioni interne avevano scelto Bonaccini.