Formia / Riorganizzazione uffici e servizi comunali, il Tar respinge la sospensiva richiesta dalla Picano

Cronaca Formia

FORMIA – “Non sussiste il grave danno ed irreparabile”. Continua, senza soste, lo scontro tra la Giunta di centro destra al comune di Formia e l’attuale comandante della Polizia locale Rosanna Picano. La conferma, puntuale, è arrivata mercoledì dalla discussione davanti il Tar di Latina che, mettendo a segno un punto a favore dell’amministrazione comunale, ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall’alta dirigente relativamente all’efficacia di parte del contenuto della delibera numero 135 del 31 maggio che varava la coraggiosa riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente.

La delibera di fatto ridimensionava il comando di Polizia municipale ma per i giudici amministrativi non sussiste – come detto – il grave danno ed irreparabile”. L’esecutivo Forza Italia-Fratelli d’Italia con la delibera 135 stabiliva che, dopo alcuni decenni, il comando di Polizia Locale non sarebbe stato più un settore autonomo con un proprio budget di spesa ma veniva smembrato in due sezioni, Polizia amministrativa e polizia stradale, per ricadere sotto la giurisdizione del terzo settore…. La delibera 135, in effetti, non è mai stata resa esecutiva ma il legale della dottoressa Picano, l’avvocato Giuseppe Garofalo, ha chiesto che il Tar si pronunciasse su una delibera di Giunta “figlia” della 135 del 31 maggio, quella riguardante l’assegnazione del personale ai singoli settori del comune di Formia. La dottoressa Picano, che sostiene di aver vinto un regolare concorso per svolgere questo ruolo apicale, non ci sta per diventare una vittima sacrificale e, raddoppiando la sua iniziativa legale, ha deciso di impugnare davanti il primo grado della magistratura amministrativa anche la delibera successiva alla sempre tardiva attribuzione dei Peg, i piani esecutivi di gestione, ai dirigenti del comune di Formia.

Cosa succederà ora. La dottoressa Picano potrebbe proporre ricorso al Consiglio di Stato contro la sospensiva negata o sollecitare la fissazione del giudizio di merito con i tempi dettati dal Tar. Il sindaco di Formia Gianluca Taddeo potrebbe dopo un anno dalla sua elezione firmare i decreti di nomina (si) ma si esporrebbe ad una nuova richiesta di sospensiva da parte della Comandante Picano perché i decreti, quelli sì, comportano sempre il danno grave ed irreparabile nei riguardi di coloro che si considerano penalizzati.

L’”affaire” Picano è delicato e la Giunta ha deciso di difendersi davanti il Tar nominando un legale esterno – l’avvocatura interna ha in servizio due bravi professionisti come il dirigente Domenico di Russo e Sabrina Agresti – per costituirsi in giudizio contro la comandante della Polizia Locale. Si tratta dell’avvocato Maurizio Danza, docente di diritto del lavoro presso l’Università “Mercatorum” di Roma. L’atto di nomina era stato accompagnato da non pochi motivi di opportunità. Era affiancato da un parere di legittimità contabile da parte del responsabile del settore finanziario del comune ma non specificava la spettanza economica che l’ente dovrà riconoscere al professor Danza.

Sicuramente l’ha proposto lo stesso accademico che, definito “esperto in materia di pubblico impiego”, il 2 settembre scorso era stato incaricato dall’amministrazione comunale circa la possibilità ad assumere la difesa dell’ente nel ricorso presentato dalla comandante del corpo il 28 luglio scorso. Sicuramente l’onorario l’avrà specificato l’incaricato nella sua Pec del 5 settembre quando, presentando il proprio curriculum, manifestava la disponibilità ad accettare l’incarico che, al momento, non ha una corrispondenza economica per l’ente. Sicuramente sarà un sacrificio economico per la Giunta dopo che l’avvocatura il 25 agosto scorso ha rappresentato la propria incompatibilità ad assumere la difesa perché si è considerata parte in causa nel processo, mai decollato, di riorganizzazione dell’azienda comune di Formia.

L’Anac il 24 ottobre 2018 ha deciso che l’affidamento dei servizi legali deve avvenire attraverso una gara d’appalto ma la Giunta Taddeo ha chiesto di beneficiare di una deroga dell’articolo dei Contratti secondo il quale l’incarico conferito ad hoc costituisce un contratto d’opera professionale consistendo nella trattazione di una singola controversia o questione”. Insomma l’incarico al professor Danza, senza (al momento) un emolumento economico, è da considerarsi “una tantum” conferito ad hoc… Dopo il pronunciamento di mercoledì del Tar, sono cambiati i ruoli. In attesa di valutare le contromosse della Comandante Picano,l’amministrazione Taddeo ha la possibilità di stare lungo un fiume e di…attendere.