Latina / Canoni concessori, la Provincia chiede 15milioni di euro ad Acqualatina [VIDEO]

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LATINA – L’amministrazione Provinciale di Latina ha bisogno di danaro fresco per rimpinguare le proprie casse per far fronte al caro energia e all’aumento dell’assicurazione del proprio parco mezzi. Ad ammetterlo è il presidente Gerardo Stefanelli che ha confermato l’esistenza di un piano economico che ha un preciso destinatario finale: Acqualatina. L’ente gestore dovrebbe riconoscere alla Provincia 15 milioni di euro per i cosiddetti canoni concessori. Non è altro che una servitù che l’ente gestore dovrebbe riconoscere alla Provincia per l’utilizzo delle arterie e strade di proprietà dell’ente di via Costa per l’attraversamento delle proprie condutture idriche e fognarie.

L’amministrazione provinciale ha bisogno di soldi per far quadrare i propri bilanci e Acqualatina è stata chiamata, con effetto retroattivo, a sanare le sue incombenze debitorie. Nell’intervista video allegata Stefanelli afferma come “non sia la prima volta che una richiesta del genere sia stata fatta ai nostri debitori. Ora non escludiamo di autorizzare un piano di rientro perché possiamo presentarci con i conti a posto in vista dell’approvazione del bilancio pluriennale 2023-2025″.

La Provincia chiede di recuperare da Acqualatina anche tre milioni e mezzo di euro anticipati per il funzionamento sinora – pagamento degli stipendi dei suoi addetti – della segreteria operativa dell’ex Ato 4. L’obiettivo dell’ente di via Costa è uno soltanto: guadagnarsi con questa presa di posizione nei confronti di Acqualatina una sorta di immunità qualora la Corte dei Conti dovesse aprire un fascicolo con l’ipotesi di danno erariale. Insomma lo slogan è uno solo: “Ve l’avevo detto”.

Il presidente Stefanelli ha poi annunciato nella stessa intervista video il pugno duro nei confronti degli automobilisti indisciplinati che percorreranno nei prossimi anni le strade di competenza della Provincia. In quest’ottica è in fase di definizione un appalto di circa 4 milioni di euro attraverso il quale l’ente di via Costa, intende insaccare presuntivamente 150mila euro grazie all’utilizzo di cinque dispositivi per il rilevamento elettronico delle violazioni ai limiti massimi di velocità istantanea da utilizzare in postazione fissa ed un dispositivo di rilevamento bi-direzionale. Insomma i più tradizionali e più conosciuti autovelox.

La Provincia ha fatto sapere anche dove localizzarli in strade dove “mancano gli spazi per far operare gli operatori della stessa Polizia Provinciale”. La presenza degli autovelox sarà segnalata dalla dovuta cartellonistica ad una chilometro di distanza ma per il presidente Stefanelli questa scelta di ricorrere a questo appalto si è resa “necessaria dopo anni in cui i precedenti meccanismi hanno smesso improvvisamemnte di funzionare. Le responsabilità? – si è interrogato nell’intervista allegata – non sta al sottoscritto individuarle”.

INTERVISTA video Gerardo Stefanelli, presidente Provincia di Latina