Sabaudia / Maltempo, danni sul lungomare: esplode la polemica

Politica Sabaudia

SABAUDIA – Situazione sempre più preoccupante a Sabaudia, dove, dopo il grosso smottamento di domenica, causato dall’ondata di maltempo, la situazione sembra precipitare: foto pubblicate sul gruppo “Sabaudia zanzara razionale” testimoniano che la duna si sta sgretolando. Non solo. Testimoniamo anche che la voragine si sta allargando: non solo danni lato lago di Caprolace, che hanno comportato la chiusura di ben 4 chilometri di litorale, ma anche danni lato lungomare, tant’è che alcune transenne sono scivolate all’interno della voragine stessa. Un’immagine che dice tutto…

Ma se i cittadini si auspicano che vengano trovate soluzione a lungo e breve termine – come, per esempio, i teli idrici impermeabilizzanti – per limitare il danno prima – anche in previsione delle prossime piogge – e per scongiurare altri smottamenti poi, nell’ambito politico la tensione è alle stelle. E le soluzioni sembrano lontanissime dall’essere trovate. In particolare, l’ex candidato sindaco Paolo Mellano è intervenuto sulle affermazioni del Primo cittadino, Alberto Mosca, rilasciate all’indomani dello smottamento. “È il momento di unire le forze – spiega Mellano – e la politica dovrebbe solo dare il buon esempio. Invece per l’ennesima volta il Sindaco Mosca non perde occasione per scaricare colpe sul passato, quasi a dire, “io sono arrivato adesso che ci posso fare?”

Mellano non ci sta a uno “scarica barile” che farebbe ricadere la colpa sulla precedente amministrazione, di cui anch’egli faceva parte, e sottolinea: “è doveroso ricordare al sindaco Mosca dalla memoria corta, che quando parla di “anni di incuria” dovrebbe chiedere ai sui Assessori che hanno già amministrato e che avevano già la possibilità di intervenire su queste infrastrutture viarie oggi colpite dalla calamità.” Il riferimento dell’ex candidato sindaco è all’amministrazione Schintu, con vicesindaco Giovanni Secci dal 2002 al 2006 e Assessore Roberto Bordignon dal 2005 al 2006, oggi attualmente in Giunta con il Sindaco Mosca, che acquisì dalla Provincia sia Strada Lungomare Pontino sia il Ponte Giovanni XXIII.

Sul tema, Mellano spinge il suo affondo: “Ma avevano valutato che sia la strada sia il ponte avevano bisogno di un’importante manutenzione? Avevano valutato che prendevano un ponte del ‘63 e una strada del ‘34 che necessitavano di lavori?” Poi, Mellano difende quanto fatto dalla precedente amministrazione, ricordando: “Gli unici lavori su questi beni acquisiti dalla Provincia sono arrivati solo dal 2018 con l’amministrazione dei Cittadini per Sabaudia, quando ottennero un investimento di 650 mila euro per mettere in sicurezza il Ponte Giovanni XXIII”, sottolineando come ci si fosse anche impegnati per combattere concretamente l’erosione, ottenendo anche fondi regionali.

Infine, il consigliere d’opposizione di Cittadini per Sabaudia conclude così: “Quindi parlare del passato facendo finta di non conoscere la storia politica dei sui uomini più fidati è davvero troppo… oggi è il tempo della responsabilità, il Sindaco dovrebbe solo rimboccarsi le maniche e programmare interventi concreti per la salvaguardia del territorio comunale. Noi per Sabaudia ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre, concretamente – per buona pace di chi ci vorrebbe censurare – pronti a fare e proporre soluzioni costruttive grazie all’esperienza acquisita, le chiacchiere le lasciamo ad altri”.

Tensione alle stelle, con una duna che si sgretola, con cittadini che chiedono risposte e politici che si rimpallano le responsabilità… E’ lecito chiedersi: cosa ne sarà di Sabaudia alla prossima pioggia un po’ più forte?