Minturno / Stefanelli: “Consuntivo 2014, la fotografia di un’amministrazione scialba e allergica alle regole”

Minturno Politica

MINTURNO – Il consigliere comunale del Partito Democratico di Minturno, Gerardo Stefanelli, interviene in merito all’ultimo consiglio comunale, tenutosi lo scorso 22 maggio, durante il quale è stato approvato – con i soli voti della maggioranza – il bilancio consuntivo 2014.

Gerardo Stefanelli
Gerardo Stefanelli

“Il rendiconto sulla gestione 2014, approvato dal consiglio comunale del 22 maggio – dichiara l’esponente del centrosinistra – fotografa impietosamente lo stato di narcolessia in cui versa l’amministrazione Graziano, con la totale mancanza di programmi, obiettivi e di un controllo sulla gestione politico amministrativa. Ma quello che allarma di più sono le parole contenute nella Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, che tracciano un quadro diffuso di irregolarità amministrative e di estrema litigiosità all’interno degli uffici comunali. Parole che rappresentano l’esatta ripetizione di quanto già affermato dagli Ispettori del MeF nel rapporto del 2013, e da quanto contenuto persino in una sentenza della Corte di Conti del 2012.

Diffuse irregolarità amministrative, mancanza di collaborazione con gli organi di controllo, allergia alla predisposizione di regole e procedure. Tutte affermazioni che non rappresentano uno stupore per chi segue con costanza la vita amministrativa e politica, ma che destano scalpore per il sostanziale disinteresse con cui sono state accolte dai consiglieri comunali di maggioranza, i quali si ostinano a tenere in piedi questo governo comunale. Un governo che continua a nascondere i debiti sotto il tappeto per non affrontare un piano di risanamento e per potere nel frattempo continuare a ‘spremere’ le tasche dei cittadini con il solo fine di alimentare la propria clientela e il proprio personale consenso politico”.

“Un modo di amministrare – conclude Gerardo Stefanelli – figlio di una mentalità accattona e retrograda che spinge quotidianamente il Paese verso un impoverimento sociale e culturale oltre che economico. Al contempo i paese viciniori, seppure in condizioni economiche più difficili delle nostre, continuano a rendersi protagonisti di cambiamenti e di buone pratiche di governo cittadino”.