Gaeta / Housing sociale: il sindaco Leccese affida la delega comunale a Mauro Pecchia

Attualità Gaeta Politica Top News

GAETA – Un dirigente e militante di Casa Pound scelto dal neo sindaco di Gaeta quale delegato all’housing sociale. Sta facendo non poco rumore negli ambienti politici cittadini la nomina di Mauro Pecchia a responsabile delľHousing sociale, edilizia residenziale pubblica ed emergenza abitativa del comune uscito dalle urne esattamente tre mesi. Pecchia ha commentato il conferimento di questa delega “una bellissima notizia” e l’ha fatto esclusivamente lui sul suo profilo facebook in cui primeggia una foto che testimonia la perdurante militanza del neo delegato nel movimento di estrema destra, la “Direzione Rivoluzione”, altro non è stata che la festa nazionale di Casa Pound svoltasi la scorsa settimana a Grosseto.

“Dopo anni di battaglie nel campo del sociale in sostegno dei cittadini più deboli, ora potremo finalmente lavorare istituzionalmente per migliorare un settore fondamentale per la qualità della vita del nostro popolo” ha detto Pecchia che, contrariamente alla sua folta e arrabbiata barba, si è sempre distinto per il suo carattere amabile e generoso. E queste qualità le ha subito ostentate su facebook ringraziando “con tutto il cuore tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura alle Elezioni Amministrative 2022, il nostro sindaco Cristian Leccese e tutta la famiglia delle Tartarughe Frecciate”. Altro non è che il movimento Casa Pound che con la politica gaetana non ha avuto mai alcun tipo di rapporto sino alle elezioni amministrative del 12 giugno scorso.

Pecchia in prospettiva del voto di tre anni fa avrebbe dovuto sostenere la sfida elettorale della Lega, prima creando un asse con Fratelli d’Italia e poi, su indicazione del commissario provinciale del partito Gianfranco Rufa, convergere sulla candidatura del neo sindaco di Gaeta Cristian Leccese. Ma nel direttivo del carroccio gaetano, di cui Pecchia faceva parte, si è creato un clamoroso corto circuito culminato, per un palese dissenso con la volontà della Lega provinciale, con le dimissioni in blocco dei suoi componenti. L’ex coordinatore Vittorio Ciaramaglia e due dei dimissionari e polemici membri del coordinamento comunale sono stati costretti a chiedere esilio a due delle otto liste allestite in sostegno del delfino di Cosimino Mitrano. E così Ciaramaglia e Tommasino Di Nitto hanno ottenuto rispettivamente 63 e 41 voti nella lista “Leali per Gaeta” – in grado di mandare in consiglio il solo Luigi Marzullo, Pecchia aveva trovato una diversa sistemazione nella sola lista creata ad immagine e somiglianza dal futuro sindaco Leccese, “Lab 32 Fare Gaeta”.

E zitto zitto Mauro Pecchia è andato il 12 giugno oltre le più rosee aspettative. Nella lista che ha eletto consigliere comunale il solo Pompeo Costabile con 143 voti, l’esponente di Casa Pound è stato la sorpresa più interessante elettorale con 103 preferenze, superato dal solo avvocato penalista Stefano Martone, con 134 voti, figlio d’arte di Alessandro, l’ex maresciallo dei Carabinieri da trent’anni in politica prima nella maggioranza di Massimo Magliozzi e poi nella penultima Giunta guidata da Cosimino Mitrano. Il comportamento elettorale di Pecchia naturalmente è stato positivamente apprezzato dal sindaco Leccese che gli ha conferito la pesantissima delega – se gestita con intelligenza – all’housing sociale.

“Dedico questa bellissima vittoria (l’ottenimento della delega) ai fratelli e le sorelle che ci vegliano dal cielo e ci danno la forza di continuare a lottare”- ha commentato Pecchia rinvigorendo, di fatto, la sua militanza politica in Casa Pound, i cui attivisti hanno provocato l’unica crisi politico-amministrativa che ha dovuto far fronte, suo malgrado, Cosimino Mitrano nel corso del suo doppio mandato amministrativo. Era il 13 ottobre 2018 quando l’allora sindaco di Gaeta revocò, dopo una sola notte, l’incarico assessorile (alle attività produttive) al futuro coordinatore comunale della Lega Vittorio Ciaramaglia.

Qualcuno ricordò che nel novembre 2016 Ciaramaglia all’epoca era dirigente di Forza Nuova e fu tra gli autori di una vivace contestazione (chissà tra i partecipanti ci fosse stato o meno il neo delegato Pecchia?) consumata, presso la sala verde dell’hotel Serapo durante un’iniziativa politica del movimento giovanile del Partito Democratico, ai danni della Senatrice e promotrice della legge sulle coppie di fatto Monica Cirinnà. Il sindaco Mitrano dovette rimpiazzare (e subito) il neo assessore Ciaramaglia, destinatario di un preciso aut aut dei vertici provinciali e regionali del Pd.

I Senatori Claudio Moscardelli e Bruno Astorre (con l’allora vice Enzo Foschi) furono irremovibili: “Se dovessi confermare questa nomina sarà incompatibile la presenza del Pd nella maggioranza al comune di Gaeta. È urgente una decisione del Sindaco”. E così è stato. Ciaramaglia è guadagnato uno spazio negli annali della politica di Gaeta per essere stato “assessore per una notte”. Quel Pd si indignò e fu fatta salva la permanenza nella coalizione con Forza Italia di Pina Rosato che nella seconda consiliatura di Mitrano ha guidato il consiglio comunale di Gaeta. Ora il Pd in città si è atomizzata in tre parti – Rosato in maggioranza, Silvio D’Amante ed Emiliano Scinicariello all’opposizione – ma non ha ritenuto opportuno (correttamente o meno) aprire bocca sul conferimento del sindaco di Gaeta di una delega significata ad un dirigente e militante di Casa Pound.

L’unico a farlo, speranzoso che arrivasse qualche ufficiale presa di posizione di un’articolazione del fronte progressista cittadino di Gaeta – è stato l’ex consigliere comunale di Demos Franco De Angelis. Definisce il conferimento di questa delega “inutile perché “senza le commissioni consiliari e necessarie linee di indirizzo per le attività di gestione e controllo in materia di housing sociale la vedo dura. Se questa delega ti è servita per farti una foto con il sindaco ne prendo atto e ti auguro buon lavoro”.

Nel concreto D’Angelis, rivolgendosi al neo delegato con una seconda personale singolare, sostiene che “la legge dell’housing sociale prevede che l’Amministrazione faccia una ricognizione degli alloggi sociali derivanti dagli interventi previste dalla Legge Regionale n. 21/2009 (Piano Casa) adottato dalla Regione Lazio nel 2012. Ti ricordo che il progetto riguardante il recupero dell’ex scuola Americana in località Calegna prevede la costruzione di 96 appartamenti ma ha usufruito di questa norma. Di quei 96 appartamenti, se non ricordo male, una ventina sono destinati appunto all’Housing sociale e tutto è – ha concluso De Angelis – scritto nel permesso a costruire del 2017 e successive varianti”.