Gaeta / Demolizione istituto “Conca”: spiegazioni del sindaco Leccese, polemiche nel centro-sinistra

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GAETA –  Didattica regolarmente lunedì 12? La preside Geremicca in una lettera aperta aveva chiesto alle famiglie “senso di collaborazione e pazienza”. Proprio lunedì i calcinacci e i detriti saranno trasferiti in discarica, un’operazione che, della durata proprio di una settimana circa, avrebbe creato, se effettuata dal 12 settembre, qualche problema di inquinamento ambientale alla popolazione scolastica presente. Di sicuro non ce ne saranno quando successivamente scatteranno gli interventi di carpenteria per la ricostruzione della nuova ala della scuola “Conca” e, in quest’ottica, il sindaco di Gaeta ha lanciato un invito, chiaro, ai genitori degli alunni di via degli Eucalipiti ma anche alle stesse minoranze di centro sinistra: “Attualmente è tutto sotto controllo ed è inutile fare troppo allarmismi. Non c’è alcun problema di sicurezza in rapporto alla futura presenza dei bambini con i lavori di ricostruzione della scuola. Per qualsiasi evenienza siamo qui pronti ad intervenire…”.

Ma era necessaria quest’opera di demolizione con la successiva ricostruzione dell’ala della scuola abbattuta? Il sindaco di Gaeta conferma come la scuola “Conca”, realizzata nel corso degli anni ottanta, è un edificio sciuro e a norma ma rivela come l’intervento di questi giorni “sia stato proposto perché è economicamente più valido che realizzare opere di consolidamento sismico. Quest’ultime saranno state più invasive e più lunghe. Tutto qui”

Il mancato inizio dell’anno scolastico nel plesso di via del Piano è stata una buona vetrina per le divise minoranze di centro sinistra di ribadire la loro esistenza nel panorama amministrativo dopo la Waterloo elettorale del 12 giugno. Se ad innescare l’intera polemica era stato per primo in ordine cronologico l’ex consigliere comunale di Demos Franco De Angelis, a polemizzare poi con il sindaco e la Giunta era stato uno dei suoi predecessori, Silvio D’Amante, che, in qualità di uno dei tre neo consiglieri comunali d’opposizione, aveva rivolto un interrogativo molto polemico: “Ma cosa sta succedendo in questa città?”

Domenica è intervenuta l’altra ex candidata sindaco del fronte progressista, Sabina Mitrano che, esprimendo “tutta la nostra solidarietà prima di tutto ai bambini del Plesso Sebastiano Conca e alle loro famiglie che il 12 settembre non potranno riprendere regolarmente le lezioni”, era andata oltre.

“Non si tratta di lamentare un posticipo di pochi giorni –ha scritto sui social – ma ancora una volta una gestione delle opere pubbliche che non riesce a rendere migliore la vita dei cittadini. Nonostante da diversi anni molti locali della scuola fossero inagibili, solo il 2 maggio sarebbero dovuti iniziare i lavori, che invece sono entrati nel vivo solo da pochi giorni. Da maggio ad oggi c’è stato tutto il tempo per organizzare l’inizio delle attività in altri luoghi idonei ad ospitare i bambini: seppure infatti il 19 settembre la scuola aprirà quale qualità della didattica è garantita con lavori ed interventi in atto di tale portata? L’inquinamento delle polveri e quello acustico consentirà il sano e regolare svolgimento delle lezioni? Visto che sono di proprietà e competenza comunale altri plessi di scuole primarie e medie inferiori o edifici come il palazzo della cultura, perché non si è pensato ad una soluzione temporanea fino a che gli interventi di maggiore portata non fossero conclusi?”.

Alla stessa stregua dell’ex sindaco D’Amante anche la professoressa Mitrano ha denunciato le altre criticità che stanno interessando l’edilizia scolastica a Gaeta: “Non è il caso solo del ‘Sebastiano Conca’ ma tante altre sono le criticità delle scuole gaetane, dal Virgilio, i cui lavori tanto attesi sembrano fermi, alla scuola Mazzini, una cui ala è ancora inagibile da dieci anni”.

“E’ una situazione- ha concluso Sabina Mitrano – che fa trasparire il vuoto di una politica che oltre l’apparire non riesce ad essere: ad essere davvero vicina e utile alle famiglie e ai cittadini tutti.”

Nel breve volgere è intervenuto di nuovo l’ex consigliere De Angelis nell’ambito di un persistente regolamento di conti nell’atomizzato fronte progressista di Gaeta. Rispolverando una celebre frase di Mao Tse Tung, ha alzato di nuovo l’asticella dello scontro dialettico con la docente di lettere candidata a sindaco il 12 settembre per una parte del Pd, Europa Verde ed una lista civica: “La critica va fatta a tempo. Bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo”.