Latina / Il Tar accoglie il ricorso del centrodestra: elezioni da rifare. Il sindaco Coletta ricorre al Consiglio di Stato

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LATINA – Avanti adagio confidando in una sentenza di sospensiva del Consiglio di Stato. Il sindaco di Latina Damiano Coletta lo aveva detto venerdì sera a poche ore dalla pronuncia del Tar: “Stiamo valutando un ricorso al Consiglio di Stato”. Sabato Latina Bene Comune lo ribadito con una nota ufficiale: “Ci si prepara a qualsiasi scenario e si valuta il ricorso al Consiglio di Stato”. Il terremoto che ha interessato il palazzo municipale del comune capoluogo è stato investito da un prevedibile sciame sismico dopo la decisione del Tar di non convalidare l’esito elettorale in 22 sezioni alle amministrative del 3 a 4 ottobre scorsi. In quella circostanza il principale sfidante del sindaco in carica Damiano Coletta, l’ex primo cittadino Vincenzo Zaccheo, quale candidato dell’intero centro destra, per poco più di mille voti, esattamente 1071, non si aggiudicò il primo turno. Fu costretto al ballottaggio e dopo 15 giorni Coletta successe a stesso. I giudici del primo grado della magistratura amministrativa hanno detto che le elezioni nel capoluogo pontino vanno ripetute in 22 sezioni (24, 40, 44, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 85, 86, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110). Sarebbero stati riscontrati vizi che hanno inciso sul risultato finale del primo turno.

Andando nel merito della questione il Collegio giudicante ha accertato che “in numerose sezioni è riscontrabile la non corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate”. Nella conferenza stampa di venerdì sera Coletta aveva sottolineato a più riprese che non ci sono stati comportamenti dolosi – riferendosi all’utilizzo della scheda ballerina – ma le incongruenze evidenziate dal Tar sarebbero figlie della “superficialità e scarsa preparazione di alcuni componenti dei seggi elettorali”. Da qui l’annuncio, confermato sabato, di ricorrere al Consiglio di Stato che per quanto riguarda un episodio analogo verificatosi al comune di Siracusa aveva ribaltato il verdetto del Tar. Coletta aveva anche annunciato che avrebbe parlato con la sua maggioranza e così è stato. Per Latina Bene comune dopo la sentenza del Tar lo scenario che porterebbe al ritorno al voto nelle 22 sezioni in oggetto paradossalmente “potrebbe rappresentare un’opportunità: “quella di uscire dalla condizione, cosiddetta, di ‘anatra zoppa’ ed avere una maggioranza consiliare più netta”. Lo hanno fatto sapere in una nota Valeria Campagna, Floriana Coletta, Elettra Ortu La Barbera, Gianmarco Proietti e Emilio Ranieri.

Con il ricorso al Consiglio di Stato si chiederebbe la sospensiva per fare in modo che sindaco, giunta e consiglio comunale possano proseguire, fino al giorno del possibile ritorno al voto, l’operato già avviato in questi primi mesi di consiliatura. Lbc poi ha stigmatizzato quella che ha definito la narrazione messa in atto dalla minoranza che ha parlato di brogli elettorali. “Nulla di più falso – precisa il gruppo di maggioranza nel consiglio comunale a piazza del Popolo – Si è trattato di meri errori materiali riconducibili all’inesperienza dei componenti di seggio”.

Le vicende amministrative che stanno interessando in queste ore il comune di Latina riguardano direttamente il consiglio provinciale. Il presidente dell’ente di via Costa (e sindaco di Minturno) Gerardo Stefanelli ha confermato che se entro la fine del mese, cioè quando l’assemblea dovrà approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio, non dovesse arrivare la sospensiva del consiglio di Stato sarà costretto a portare in consiglio la surroga dei tre consiglieri di Latina presenti nel consiglio provinciale. Si tratta di Enzo De Amicis, di Valeria Campagna e di Annalisa Feudi. Potrebbero essere rimpiazzati rispettivamente dai primi dei non eletti della lista del Pd, il capogruppo al consiglio comunale di Formia Luca Magliozzi, della lista “Civiche pontine”, Vincenzo Giovannini di Aprilia , e di Forza Italia, l’attuale vice presidente del consiglio comunale di Terracina Alessandra Feudi. Il centrodestra, tranne proprio Forza Italia (che ha dato sinora un appoggio esterno alla Giunta Coletta), sente odore di elezioni amministrative anticipate.

Per il deputato e coordinatore regionale della Lega Lazio Claudio Durigon: “E’ stata fatta giustizia e trovo incomprensibile chi parla di solidarietà quando un giudice si è espresso sul fatto che ci sono stati errori. Rispetto poi al tipo di errori che ci sono stati chiederemo conto, con delle interrogazioni, al ministro dell’Interno Lamorgese”. Il centrodestra si prepara, dunque a nuove elezioni a Latina: “Tutti uniti, Zaccheo è il nostro candidato sindaco, un uomo delle istituzioni”. Durigon è convinto che il centrodestra unito potrà “lavorare al meglio visto l’immobilismo della maggioranza di Coletta, non omogenea”. In precedenza aveva parlato anche il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini: “Sono stati confermati i nostri dubbi sulle gravi irregolarità accadute al momento dello spoglio che, per pochissimi voti, non ha consentito a Vincenzo Zaccheo di essere eletto al primo turno, nonostante la sua vittoria fosse addirittura già stata annunciata in Rai. Sarà interessante oltre che necessario capire se le irregolarità registrate siano state dolose o colpose. Resta il fatto che, come da procedure e attribuzioni, la regolarità delle operazioni elettorali è responsabilità innanzitutto dell’amministrazione comunale in carica. Auguro alla città di Latina di poter rimuovere attraverso regolari elezioni quanto acclarato dal Tar e che la democrazia possa liberamente esprimersi quando si tornerà al voto”.

La decisione del TAR che ha disposto di ripetere le operazioni di voto in 22 sezioni è stata “un’ottima notizia perché sancisce la decadenza del sindaco Coletta e della sua disastrosa maggioranza di programma che tanti danni stava facendo alla città”. Ha confermato il suo carattere duro della sua invettiva il portavoce provinciale di Fdi, il Senatore Nicola Calandrini: “Il Tar ha certificato che ci sono state delle scorrettezze durante lo spoglio del primo turno di voto. Secondo la sentenza ciò è avvenuto in una sezione su cinque. Le elezioni sono un’opportunità e Fratelli d’Italia si farà trovare pronta, le condizioni per vincere ci sono tutte, noi siamo già in campo pronti per dare a Latina la svolta che merita dopo sei anni terribili di amministrazione Coletta”.