Gaeta / Insediamento del Consiglio comunale: un pirandelliano “uno, nessuno e centomila”

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GAETA – Uno, nessuno e centomila. Pirandello avrebbe trovato la massima ispirazione per descrivere la gestione politica dell’insedimento venerdì del consiglio comunale di Gaeta rinnovato lo scorso 12 giugno. I limiti politici delle minoranze di centro sinistra uscite polverizzate dal recente voto amministrativo sono risultati, alla distanza, il miglior pronto soccorso ad una maggioranza che, nonostante i numeri bulgari e schiaccianti usciti dalle urne, che non si è presentata con una unitaria azione per l’elezione del nuovo presidente del consiglio. Davide Speringo, di Avanti Tutta, ha centrato l’obiettivo (minimo) proposto dalla lista seconda più votata venti giorni ma la sua elezione non è stata unitaria. I “dissidenti” Angelo Magliozzi e Michela Di Ciaccio, eletti nella lista “Mitrano nel cuore”, hanno giocato una partita autonoma dopo aver chiesto (per lo stesso l’ex vice sindaco Magliozzi) la presidenza d’aula dopo la gestione di Pina Rosato.

Probabilmente potrebbero esse stati Magliozzi e Di Ciaccio, in segno di protesta, a far arrivare due voti “fuori sacco” a Luigi Marzullo e a Gianna Conte, anche loro della maggioranza di Cristian Leccese. La sua diplomazia, alla distanza, si è attivata per evitare di far iniziare con un mezzo passo falso la consiliatura del nuovo sindaco di Gaeta. E aveva mille ragioni per pensarlo in considerazione dell’assenza, giustificata, dei rieletti consiglieri comunali Luigi Coscione e Marco Di Vasta. Senza il loro voto (per Speringo) e in considerazione della posizione aventiniana dei cugini Magliozzi-Di Ciaccio l’elezione di Speringo non sarebbe arrivata con i primi scrutini quando era necessario i due terzi dei presenti. In questa fase delle trattative le polverizzate minoranze di centrosinistra hanno politicamente prestato il fianco: anziché astenersi sulla sempre buona candidatura di Speringo alla presidenza dell’assemblea, si sono divise ancora una volta. Qualcuno tra Sabina Mitrano, Emiliano Scinicariello e Silvio D’Amante ha votato a favore sul nome proposto da una maggioranza attualmente ancora alla ricerca della propria identità. Speringo è diventato il nuovo presidente del consiglio comunale di Gaeta (13 voti su 15 presenti)…nonostante i dissensi interni e, soprattutto, grazie all’apporto politico di una minoranza che in un volgere di qualche minuto ha incassato, da par suo, un altrettanto risultato interessante.

Vice Presidente del consiglio comunale, insieme a Massimo Magliozzi, è diventata Sabina Mitrano. Se la sua candidatura sarebbe stata proposta dal candidato a sindaco Silvio D’Amante di cui è stata avversaria politica nell’ultima campagna elettorale, la professoressa di lettere, alla distanza, ha fatto numericamente meglio del presidente Speringo. La sua vice presidenza è stata votata all’unanimità dei presenti. Sabina Mitrano ha fatto meglio dell’altro vice presidente d’aula. L’ex sindaco di Forza Italia, protagonista di un evitabile scontro dialettico contro il suo predecessore Silvio D’Amante (“reo” di occuparsi soprattutto di problemi attinenti questioni come la legalità , la trasparenza degli atti amministrativi e e la lotta al crimine organizzato e di aver rimproverato il neo assessore Simone Petruccelli per essersi presentato in comune in pantaloncini corti), è stato eletto con 13 voti favorevoli e due astensioni. Sono state sempre dei consiglieri Angelo Magliozzi e Michela Di Ciaccio o sono arrivate dai banchi del diviso fronte progressista?

Le minoranze si sono sciolte come neve al sole quando si è trattato di modificare l’articolo 20 delle commissioni. L’argomento sarebbe dovuto essere, per regolamento, affrontato alla seduta successiva a quella dell’insediamento del consiglio comunale. Invece tutto è stato risolto in un batter ciglio, nonostante l’argomento prevedesse un parere delle commissioni varate pochi minuti prima in consiglio comunale. Una timida richiesta di rinvio era stata formalizzata ma le divisioni e i limiti, politici e gestionali, si pagano e la modifica del regolamento è stato licenziato. Potranno essere insediate le commissioni speciali su argomenti di provata importanza ed il sindaco potrà scegliere all’esterno del consiglio alcuni suoi componenti ed il loro coordinatore (il presidente). Uno, nessuno e centomila.