Gaeta / Elezione del Presidente del Consiglio comunale, tutti i nodi ancora da sciogliere

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GAETA- “Sereno? Serenissimo. Soltanto molto stanco perché dopo una lunga campagna elettorale sto sostituendo al lavoro molti ragazzi rimasti a casa per via del Covid”.  Davide Speringo non tradisce il suo spirito DeCoubertiniano (“la mia fede calcistica laziale mi aiuta in questo”) alla vigilia del consiglio comunale di Gaeta che si insiederà venerdì mattina per il varo della prima Giunta Leccese e per l’elezione dell’assemblea. L’imprenditore balneare è, al momento, l’unico candidato della plebiliscitaria maggioranza vincitrice delle elezioni del 12 giugno a succedere a Pina Rosato ma sa, per primo, che i numeri (ci mancherebbe!) non sono per nulla in discussione per la nomina a presidente d’aula ma, a 48 ore di distanza dall’insediamento del nuovo massimo consesso cittadino, i nodi da sciogliere dal punto di vista politico nella stessa coalizione non mancano. “Passare all’opposizione subito ? – ha tagliato corto subito Speringo – Ma non voglio neanche pensarci. Tre cittadini di Gaeta su quattro hanno scelto noi e non i marziani”.

Speringo è consapevole dell’esistenza di una frangia nella lista “Mitrano nel cuore” a non voler sostenere la sua elezione alla presidendenza del consiglio comunale. È rappresentata dall’ex vice sindaco Angelo Magliozzi e dalla cugina Michela Di Ciaccio (quinta ed ultima degli eletti) che stanno giocando, a quanto pare, un’altra partita: quella di convincere il resto della maggioranza ad eleggere proprio Magliozzi che, deciso a non lasciare il consiglio, aveva avviato un confronto interno con “Mrs Preferenze”, Gianna Conte, anche lei desiderosa di affrontare l’esperienza di presiedere il consiglio dopo gli ultimi cinque anni trascorsi nel cono d’ombra di Cosimino Mitrano.

Davide Speringo sa che le prossime saranno ore determinanti perché dal comignolo del palazzo municipale di piazza XIX Maggio esca una fumata di colore bianco. Ma il suo ragionamento è già adulto dal punto di vista numerico e politico. “Siamo stati eletti io e la signora Paola Guglietta – ha esordito – nella lista Avanti Tutta, la sola dopo quella di “Mitrano nel cuore”, capace di eleggere più di un consigliere comunale. Io e la collega abbiamo ottenuto oltre il 50% dei voti dell’intera lista d’appartenenza. Avremmo potuto rivendicare benissimo una rappresentanza in Giunta e invece abbiamo fatto fare agli altri…”

La polemica, velata, è nei riguardi della lista “Mitrano nel cuore” che, dopo aver eletto in consiglio comunale cinque suoi candidati, ha mandato in Giunta tre mancati consiglieri comunali. Insomma la formazione capitanata e guidata dall’ex sindaco di Gaeta ha già incassato e, se deve affrontare problemi interni circa la rappresentatività e la collocazione di alcuni esponenti di primissimo piano (Angelo Magliozzi, Michela Di Ciaccio e Gianna Conte), non commetta l’errore di inquinare i pozzi altrui.

Speringo è andato oltre citando i numeri che, in politica, hanno sempre un ruolo. “Il mio è un esempio. Ma se fossimo stati candidati nella lista dell’ex sindaco – aggiunge – io e la collega Guglietta saremmo stati il secondo e la quarta più votata (con 487 e 417 voti) alle spalle della signora Conte e prima dell’ex vice sindaco Magliozzi. Altri – il riferimento, chiaro, va a Giovanni Di Tucci e proprio all’avvocato Di Ciaccio – sarebbero rimasti fuori. Devo aggiungere altro ?”.

Su insistenza del cronista, Speringo ha accettato la sfida chiedendo invece che la sua elezione avvenga all’unanimità. Anche con i voti delle minoranze di centro sinistra? “E che male ci sarebbe – taglia corto concludendo l’interessato – Personalmente sono pronto ad accettare questa sfida nell’interesse esclusivo di questo consiglio comunale e delle forze politiche e civiche che ne fanno parte. Dopo i numeri usciti dalle urne, non avrebbe proprio senso dividerci. I cittadini di Gaeta, che hanno bisogno di altre risposte, non capirebbero”.

Speringo ha lanciato un dado sia nel campo amico che in quello progressista dove le scorie elettorali sono tutt’altro che rimosse. Si ipotizza la nascita di un coordinamento comune tra le componenti Dem che hanno eletto Sabina Mitrano ed Emiliano Scinicariello (con l’apporto elettorale di Gaeta Comunità di valore ed Europa Verde) da una parte e l’ex sindaco Pds Silvio D’Amante dall’altra. Anche qui i veti per tentare di riallacciare il filo, sottilissimo, del dialogo non mancano e sono interni ai due microscopici schieramenti. Se D’Amante ha cominciato a telefonare al consigliere Scinicariello, il telefonino della professoressa Mitrano non avrebbe ricevuto alcuna chiamata dall’utenza dell’ex primo cittadino dentista. Il quale, poi, deve fare i conti con la resistenza interna del primo dei non eletti, Franco De Angelis, poco propenso, almeno per il momento, a realizzare forme di contaminazione con l’altra parte dello schieramento ulivista.

Anche per quest’ultimo il primo nodo politico da sciogliere arriverà nella tarda mattinata di lunedì quando bisognerà eleggere uno dei due vice presidenti del consiglio comunale che spetta alle minoranze. A quale delle due? La maggioranza formalizzerà qualche indicazione? Di sicuro arriverà tra qualche settimana con l’elezione del presidente della commissione Controllo e Trasparenza. Quella sì, rispetto alla vice presidenza d’aula, che conterà…e per i prossimi cinque anni…