Sabaudia / Operazione “Dune”: continuano gli interrogatori, revocati domiciliari ad un imprenditore

Cronaca Sabaudia

SABAUDIA – Nessun favoritismo ma soltanto tanta confusione e disorganizzazione ed il tentativo di recuperare il tempo perduto per organizzare nel 2020 una prova della Coppa del Mondo di canottaggio. E’ stato questo il leit motiv al termine di un’altra tranche di interrogatori di garanzia svolti nella giornata di martedì davanti il Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota nell’ambito dell‘inchiesta “Dune” sull’illegittima gestione delle concessioni balneari e demaniali.

Se il presidente del comitato organizzatore Sabaudia “MMXX” Luigi Manzo si è avvalso della facoltà di non rispondere, gli altri indagati finiti ai domiciliari o destinatari del divieto di dimora hanno parlato e tanto davanti il magistrato che ha emesso l’ordinanza custodiale. Uno di questi è stato l’imprenditore Stefano Malinconico che, rilasciando al Gip dichiarazioni definite “molto utili” per il prosieguo e l’economia delle indagini, ha ottenuto la revoca dei domiciliari ed è tornato in libertà.

C’era molto attesa per la deposizione di Sandro Dapit, uno dei più stretti collaboratori dell’ex sindaco Giada Gervasi per aver ricoperto l’incarico di consigliere con delega ai Lavori Pubblici. Assistito dall’avvocato Maurizio Forte, Dapit al Gip e al sostituto procuratore Andrea Sgarella ha respinto l’accusa della corruzione spiegando che il comune di Sabaudia aveva soltanto timore di non farcela ad organizzare la prova della Coppa del Mondo di canotaggio nel 2020 poi, a causa del Covid, posticipata di un anno. E’ stata una tesi ribadita anche dagli interrogatori dell‘appuntato dei Carabinieri Forestali in servizio presso la stazione di Fogliano Angelo Mazzeo (difeso dall’avvocato Guido Calisi), dall’ex direttore del parco nazionale del Circeo Paola Cassola e dall’ex dirigente del settore Lavori Pubblici del comune di Sabaudia Giovanni Bottoni.

Il sindaco Giada Gervasi, difeso dall’avvocato Gianni Lauretti, concluderà la serie degli interrogatori di garanzia nella giornata di mercoledì e ha fatto sapere di volere rispondere alle domande del Gip Castriota. Se gli interrogatori di garanzia erano iniziati mercoledì scorso con le audizioni di Edoardo Piovesana, Quirino Alessi, Alessandro Rossi e Gianni Giuseppe Polidoro, lunedì pomeriggio è stato il turno dell’imprenditore di Gaeta Giuseppe Pellegrino. Difeso dall’avvocato Lino Magliuzzi, l’amministratore della società “Marine Building & Service” ha respinto le accuse della Procura di aver turbato la gara di appalto per la realizzazione di un campo di regata per un importo di 219mila, un gara che – secondo le risultanze investigative della Procura – avrebbe provocato l’esclusione della società che sarebbe invece risultata vincitrice.

La turbata libertà degli incanti per interventi finalizzati ad allestire il campo di regate per la prova della Coppa del Mondo è stata l’ipotesi di reato avanzata dal Gip Castriota nei riguardi di Erasmo Scinicariello, supervisore e coordinatore stato avanzamento lavori Coppa del Mondo Comitato Sabaudia MMXX e Riccardo Guglielmi, responsabile del settore appalti dell’amministrazione. Difeso dall’avvocato Leone Zeppieri, l’ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune Innocenzo D’Erme ha spiegato il suo ruolo sull’affidamento di alcuni appalti spiegando di avere agito con correttezza senza favorire una ditta piuttosto che un’altra.