Gaeta / Elezioni2022, Marco Di Vasta (FdI) debutta in campagna elettorale con il candidato Leccese

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GAETA – Scomparso dai radar del dibattito politico di Gaeta dalla domenica di metà dicembre in cui avrebbe dovuto lanciare dai tavolini del bar Platani il progetto elettorale con la Lega, il consigliere e portavoce comunale di Fratelli d’Italia Marco Di Vasta timbra il suo debutto nella campagna elettorale appena iniziata al comune di Gaeta annunciando di aver ….cambiato idea. Può capitare.

Smentendo le ultime linee guida del suo partito a livello provinciale, Di Vasta ha deciso di sostenere la candidatura a sindaco dell’erede naturale di Cosimino Mitrano, quella di Cristian Leccese. Quella di Di Vasta è stata una scelta quasi obbligata dopo aver abbandonato il tavolo con i “cugini” della Lega.

Il diretto interessato l’ha definita “convinta, condivisa e sentita, in continuità con quanto fatto nel mio percorso politico negli ultimi 10 anni e in piena sinergia con l’attuale maggioranza”.

Eppure era stato lo stesso giovane coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni, eletto alle amministrative del 2017 in una lista civica (Gaeta Democratica) surrogato del Pd, a convincere e a motivare il carroccio gaetano a tentare di effettuare uno strappo nella coalizione Forza Italia-Pd e liste civiche.

La polemica aveva assunto il livello più alto quando aveva definito la proposta di candidatura di Leccese una “decisione unilaterale” peraltro mai discussa all’interno della coalizione di governo che guida ininterrottamente il comune di Gaeta dal 2012.

Di Vasta in questa fase aveva proposto di operare un’opzione sovranista: la sfida elettorale di Leccese (e di conseguenza di Cosimino Mitrano e del coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone) può essere contrastata con la nascita di una formazione elettorale in cui “la Lega e Fratelli d’Italia ci mettano la faccia presentando all’elettorato di Gaeta i propri simboli”

Il cerino acceso,dopo questo prevedibile ritorno di Di Vasta nell’ovile elettorale di Leccese, è rimasto tra le dita della Lega e del suo coordinatore comunale Vittorio Ciaramaglia che ora ha davanti tre opzioni da concordare con i vertici provinciali del partito: andare avanti con la candidatura a sindaco dell’ex assessore alla Polizia locale, l’ex appuntato dei Carabinieri Italo Tagliatela, proporre un’altra magari puntando sull’ex sindaco centrista Giuseppe Matarazzo o, munito di un cappello, chiedere ospitalità al gruppo elettorale di Cristian Leccese.

Marco Di Vasta, in maniera politicamente scaltra, ha deciso di operare sottotraccia nel corso degli ultimi mesi e di non recidere mai il cordone ombelicale che lo legava sul piano amministrativo al sindaco Mitrano e su quello elettorale a Cristian Leccese.

La sua fedeltà l’ha dimostrata approvando favorevolmente il bilancio di previsione 2022 della Giunta Mitrano. Da questo momento le pericolose distanze con l’amministrazione comunale uscente di Gaeta sono state praticamente annullate. E l’ha ribadito in una nota lo stesso Marco Di Vasta: “Con il candidato sindaco ho avuto un lungo confronto nel quale sono stati accolti alcuni punti programmatici che per me erano imprescindibili. Riguardano l’emergenza sociale e abitativa, la disabilità, la portualità, la crisi occupazionale. Su questi temi ho trovato apertura, consenso e una visione comune, cosa che non ho riscontrato nel dialogo intrapreso con altre sensibilità politiche presenti sul nostro territorio.”

Insomma se il matrimonio politico ed elettorale con la Lega bianco- nera di Gaeta (quella che vede contrapposti l’ex sindaco Dc Giuseppe Matarazzo con l’ex responsabile cittadino di Casa Pound Vittorio Ciaramaglia) non è stato consumato , il problema – o presunto tale – è stato il programma non condiviso, ipotesi rigettata al mittente dalla stessa Lega che nel corso delle trattative aveva proposto al giovane di Di Vasta di beneficiare della candidatura a sindaco di un asse che è rimasto un mero discorso empirico. Nulla più

Di Vasta ha chiarito anche le ragioni, sue e “di tutto il nostro gruppo”, di aver scelto di sostenere Cristian Leccese: “Persona seria e competente, con il quale ho avuto già modo di collaborare in passato su altri progetti importanti e andati a buon fine. I risultati sono la costituzione del consorzio intercomunale delle farmacie laziali (culminata con la creazione della prima farmacia comunale della nostra città, la stesura del regolamento dehors per le attività commerciali e il vademecum per la disciplina degli arenili liberi. Siamo sempre riusciti a trovare una sintesi sulle problematiche affrontate che ci permettesse di tutelare tutti gli attori coinvolti raggiungendo,peraltro, ottimi risultati”. Di Vasta è sicuro questa stessa “concretezza sarà messa in campo da Cristian Leccese qualora fosse eletto sindaco alle prossime elezioni”.

Nel giorno in cui in cui è stato ufficializzato il ritorno di Fratelli d’Italia nell’agone elettorale di Leccese è stata confermata un’indiscrezione circa una nomina che sarebbe stata sinora sullo sfondo della trattativa elettorale tra Fdi e Leccese,quella della presidenza del consorzio intercomunale delle farmacie laziali. Dovrà attendere ancora un po’ Di Vasta per occupare la poltrona sinora ad appannaggio del suo candidato a sindaco e presidente dimissionario del consorzio. Un accordo politico tra i comuni (tutti a comuni a centro destra) sarebbe stato raggiunto a favore del dottor Luca Gallinaro, per un breve lasso di tempo assessore nella Giunta di Gaeta e fratello di Veronica, dirigente dell’area finanziaria del comune e vicinissima al sindaco uscente Cosimino Mitrano. Per il giovane Di Vasta il tempo è un suo fedele alleato, urne permettendo.

Ma il ritorno politico elettorale di Di Vista si è trasformato in un problema imbarazzante all’interno della struttura provinciale di Fratelli d’Italia. Sinora era necessario presentarsi all’elettorato con il proprio simbolo. Ora non serve più per vincere le elezioni amministrative . E Di Vasta lo sottolinea a chiare lettere: “Per questo abbiamo deciso di aderire al progetto di Cristian andando oltre i simboli dei partiti”

La coalizione dell’imprenditore della sanità riabilitativa farà affidamento su una nuova lista civica. Si chiamerà “Gaeta Tricolore” che dunque ricorda molto la Gaeta democratica che cinque anni fa mandarono in consiglio la moscardelliana Pina Rosato – poi premiata da Mitrano con la presidenza del consiglio comunale – ed il giovane esponente proveniente dall’enclave gaetana di “Monte Cristo”.

Marco di Vasta lascia Fratelli d’Italia? Manco per idea. Un accordo sarebbe stato raggiunto nei giorni scorsi con il coordinatore provinciale del partito, il Senatore Nicola Calandrini. Il parlamentare di Latina all’indomani della Waterloo di Fdi alle elezioni provinciali del 18 dicembre aveva lanciato una fatwa all’indirizzo del Senatore Claudio Fazzone: “Mai più con Forza Italia. Alle amministrative del 2022 nei comuni superiori ai 15 mila abitanti come Gaeta e Sabaudia Fdi creeremo un asse elettorale con la Lega”

Una posizione politica rivista in meno di due mesi che ha tranquillizzato lo stesso Di Vasta. Non è previsto il commissariamento del partito.. “Non cambia la mia posizione politica personale all’interno di Fratelli d’Italia – ha concluso il consigliere e portavoce cittadino – Non è questo il momento di chiudersi in contrapposizioni ideologiche. È il momento di concentrarsi a città e su ciò che è meglio per Gaeta e per i cittadini gaetani e questo sarà quello che faremo insieme alla coalizione del candidato sindaco Cristian Leccese”.

A soccorrere Di Vasta è stato il vice coorrdinatore regionale di Fdi Enrico Tiero, uno dei candidati certi alle regionali del prossimo anno per il partito di Giorgia Meloni: “ Fdi è una forza politica democratica che crede nell’autonomia della scelta dei propri territori. Con Marco le valutazioni sono state fatte sui programmmi nell’interesse dei cittadini e da qui la decisione, tutta gaetana,di sostenere la candidatura a sindaco di Cristian Leccese”

E’ prematuro uccidere il vitello più grasso per festeggiare e Leccese ha lanciato un guanto di sfida a Di Vasta: di essere capace di presentare ai nastri di partenza una lista completa. Per vincere le elezioni amministrative ci vogliono i voti . Da sempre..