Formia / Borgo di Maranola escluso dal finanziamento, il Sindaco convoca un’assemblea

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FORMIA – Condividere alcune osservazioni con tutte le persone che hanno collaborato al progetto. Il sinfaco di Formia Gianluca Taddeo intende evitare di piangersi addosso dopo che la direzione Cultura della Regione Lazio ha classificato soltanto al quinto posto la soluzione progettuale presentata dal comune nell’ambito del bando pubblico denominato “Attratività dei borghi”. L’amministrazione formiana, come quelle di San Felice Circeo e di Monte San Biagio per quanto riguarda la provincia di Latina, era stata prescelta per partecipare ad un avviso per realizzare un piano di rigenerazione culturale, sociale ed economica a favore di un borgo di propria competenza.

Le soluzioni dovevano essere 15 in rappresentanza di ciascuna delle cinque province laziali, per poi scendere a 13. Il comune di Formia vi partecipò scegliendo la frazione collinare di Maranola sapendo che i fondi a disposizione della soluzione vincitrice del bando sono davvero tanti: 20milioni di euro previsti dal piano nazionale di Ripresa e resilienza.

Quello che è stato e forse sarebbe dovuto essere il sindaco Taddeo lo dirà venerdì 11 febbraio,alle 18.30, nel corso di un’attesa pubblica in programma presso la “Sala degli emigranti” all’interno della delegazione comunale di piazza Antonio Ricca. A differenza di quanto avvenuto sinora, sono stati invitate anche le forze di minoranze per tracciare un bilancio su una partecipazione per la quale il comune ha dovuto scontare sulla sua pelle i tempi ristretti.

Lo ha dichiarato lo stesso sindaco: “La Regione Lazio ha cominciato ad inviarci le prime mail per chiedere la nostra disponibilità a partecipare entro la fine dello scorso dicembre. Ci è stato detto che avremmo avuto un mese di tempo e così è stato”. Il Comune aveva impegnato 5000 mila euro per incaricare un accademico per coordinare la stesura del progetto, il professor Luciano De Bonis, dell’Università degli Studi del Molise. E invece ad aggiudicarsi il bando, per la gioia dei residenti della frazione di Trevinano, è stato il comune di Aquapendente, in provincia di Viterbo. Aveva presentato il progetto “Trevinano Ri-Wind” che sarà sostenuto da un finanziamento di 19milioni e 996mila euro e qualche spicciolo. Per soli cinque punti (91 contro 86) ha battuto il progetto presentato dal comune di Castel di Tora, in provincia di Rieti, a favore dei Monti Antuni e quello di Capranica Prenestina, in provincia di Roma, per la rigenerazione urbana della frazione di Guadagnolo. I sindaci di molti comuni partecipanti al bando,come Luca Profili di Civita di Bagnoregio,sono arrivati ad una conclusione: la Regione ha sbagliato a destinare ben 20 milioni di euro per una sola realtà territoriale quando avrebbe potuto gestire al meglio questi fondi attribuendoli, in proporzione, ai primi tre progetti classificati. Il rammarico del sindaco di Formia è uno soltanto: sono stati premiate amministrazioni piccole che, a causa della limitazione dei rispettivi organici, incontreranno difficoltà a spendere questa mole di danaro”.

L’assemblea di venerdì pomeriggio sarà un’occasione per illustrare ai cittadini il contenuto del progetto , che avendo avuto un infelice titolo “Stiamo perdendo tempo” con un sottotitolo “Controcanto corale come cura per un borgo in abbandono”, avrebbe dovuto e potuto raccogliere, nonostante i tempi ristretti, le adesioni dell’intero associazionismo culturale del borgo di Maranola e non solo di una parte. Inserire tante tessere per tentare di realizzare con la spada di Damocle dello scorso tempo a disposizione un mosaico già complicato si è rivelata una scelta errata quando sarebbe stato più opportuno “puntare” su una delle tante risorse e bellezze, storiche, architettoniche e culturali, che solo Maranola può vantare…