Formia / Commissioni consiliari, eletti i presidenti

Formia Politica

FORMIA – Mancano soltanto i componenti della segreteria particolare del sindaco Gianluca Taddeo ma l’elezione dei presidenti delle dieci commissioni, consiliari permanenti e speciali, ha contribuito a definire un altro tassello di cui era orfano il mosaico della neonata amministrazione comunale di Formia. Dopo l’accordo politico raggiunto tacitamente nella seduta consiliare di sabato 20 novembre, è toccato al presidente d’aula Pasquale Cardillo Cupo insediare le dieci commissioni senza alcun intoppo. La maggioranza Forza Italia-Fratelli d’Italia- Formia Periferie al centro e Formia Vinci è arrivata all’appuntamento con un accordo blindato motivo per il quale eleggere i presidenti di nove commissioni su dieci è basto poco più di un quart’ora.

A recitare un ruolo da protagonista – come da previsione – è stato l’asse Forza Italia –Fdi, partito che ha ottenuto due presidenze (bilancio e Beni confiscati alla criminalità organizzata) finite ad appannaggio esclusivamente alla debuttante e figlia d’arte Renata Ranucci. Forza Italia potrà guidare tre commissioni consiliari: Turismo (con Mattia Zannella), Cultura (con Stefano Ciccolella) e Salute-Sanità (con Caterina Nocella). Un analogo “bottino” l’ha centrato la lista civica espressione del sindaco, “Taddeo per Formia”: ha chiesto ed ottenuto le presidenze delle commissioni Urbanistica (per la consigliera più votata alle amministrative del 3 e 4 ottobre scorsi, Tania Forte), Attività produttive (Valentina Di Russo) e Servizi sociali (Giuseppe Antigiovanni). Delle forze politiche e civiche presente in consiglio comunale nella fila della maggioranza di centro destra ma rimasta escluse dalla composizione della Giunta “Formia Vinci, alla distanza ha ottenuto un significativo riconoscimento politico. Il capogruppo consiliare Antonio Capraro potrà presiedere quella che al momento appare essere la commissione più influente, quella ai Lavori Pubblici, Ambiente, transizione ecologica, mobilità sostenibile ed integrata, data management e Sport. Deleghe pesantissime che devono, almeno per il momento, scontare una palese desertificazione, in termini di professionalità e risorse umane disponibili, nei rispettivi settori competenza.

Se c’è un’assenza, più o meno influente, ai vertici delle rinnovate commissioni del comune di Formia riguarda consigliere fidatissimo del sindaco Taddeo. L’avvocato sancosimese Luigi Rossi, subito dopo il ballottaggio, era addirittura pronosticabile per far parte della Giunta in rappresentanza della lista “Taddeo per Formia”. L’avvocato Rossi è rimasto in consiglio ma probabilmente i suoi impegni professionali lo avrebbero motivato a rinunciare a presiedere una delle commissioni (Lavori Pubblici, Bilancio ed Urbanistica) in cui è stato designato a far parte. I rappresentanti delle minoranze consiliari si sono sempre astenuti in occasione dell’elezione di sette commissioni permanenti e delle due speciali. Hanno votato a favore, invece, per la presidenza della commissione consiliare Trasparenza che, in base ai dettami del regolamento del consiglio comunale, spetta ad un rappresentante delle opposizioni. L’accordo raggiunto ha permesso l’elezione del candidato sindaco sconfitto dal dottor Taddeo, l’attuale capogruppo di “Formiamo il futuro” Amato La Mura.

La mancata istituzione della commissione speciale sulle pari opportunità e contro tutte le violenze contro le donne è l’argomento di una lagnanza che il capogruppo della lista “Guardare oltre” Imma Arnone ha inviato al sindaco di Formia Taddeo e al presidente del consiglio Cardillo Cupo. A suo dire le persone impegnate nella pubblica amministrazione “devono fare di più: devono considerare l’impegno in questo ambito alla stregua di una emergenza, di una sofferenza sociale diffusa che esiste in tutti i territori e quindi anche nel nostro ,pronta a esplodere negli episodi tragici che poi riempiranno le cronache. Esistono nella città che rappresentiamo associazioni che si battono da anni per affrontare e contrastare queste problematiche: non c’è niente di nuovo da scoprire, si tratta solo di prenderne atto – ha osservato la dottoressa Arnone – e di lavorare per creare servizi, luoghi di accoglienza, opportunità di scambio e di formazione, coordinarci per obiettivi comuni”.

Della necessità di istituire questa terza commissione speciale l’esponente di Guardare oltre” ne aveva parlato in incontro con il sindaco Taddeo (“che ringrazio per la sollecitudine con cui mi ha ricevuto”) ma il Consiglio Comunale nel definire l’assetto delle Commissioni Consiliari, “non ha tenuto in nessuna considerazione questa proposta”. L’affondo politico della dottoressa Arnone è stato il primo arrivato dalle minoranze dall’inizio della nuova consiliatura: “A mio parere è una scelta sbagliata, sostenuta da un pensiero, espresso anche da qualche consigliere, che queste commissioni siano inutili e che le problematiche della violenza di genere possono essere affrontate in altre commissioni, come argomento da discutere di tanto in tanto. O addirittura ” annacquandolo ” con argomenti tipo: dobbiamo occuparci anche della violenza subita dai maschi a causa delle donne. Certo, quando accade è necessario farlo: ma spesso l’argomento viene utilizzato per banalizzare la violenza di genere vera , quella contro le donne. E se questo lo afferma una donna (era stata la capogruppo di Fdi Renata Ranucci,ndr) è, a mio parere, ancora più preoccupante perché riporta all’interno di una istituzione civica come il Consiglio Comunale un argomento non solo falso ma utilizzato dai peggiori avversari di qualsivoglia intervento in questo campo, culturalmente vecchio e ormai disconosciuto anche a livello internazionale”.

“Guardare Oltre” ha annunciato che stimolerà l’Amministrazione comunale di Formia affinché si facciano iniziative, in particolare nelle scuole, per educare in particolare i bambini e i ragazzi alla tolleranza, al riconoscimento della parità dei diritti all’ interno della coppia, al rispetto delle scelte che ciascuno è libero di fare senza ricorrere a estremi atti di violenza”. Purtroppo anche i casi di violenze sulle donne sono stati numerosi di recente anche a Formia e la consigliera Arnone ha avanzato già la proposta di creare una casa di accoglienza per donne e bambini che devono essere allontanate dal nucleo familiare e protette per periodi più o meno lunghi. “Spero di trovare, in particolare tra le tante donne elette e impegnate nella pubblica amministrazione – ha concluso la dottoressa Arnone – la solidarietà necessaria, pronta a lavorare insieme per fare della nostra città, per quanto possibile, un luogo esente da episodi così tragici e ,in particolare, pienamente solidale con chi è interessato da problemi di questa natura”.