Ventotene / Ex-carcere borbonico: alla vigilia dei lavori, un protocollo per vigilare su infilitrazioni criminali

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VENTOTENE – Un protocollo per intercettare indicatori di anomalie o possibili infiltrazioni criminali ma anche per rendere vincolanti alcune importanti prescrizioni nei confronti degli operatori a vario titolo coinvolti. L’ha voluto fortemente il Prefetto di Latina Maurizio Falco per rendere il più possibile trasparente l’intervento di recupero, architettonico e funzionale, dell’ex carcere borbonico sull’isolotto di Santo Stefano.

Le risorse economiche stanziate dal Cipe sono ingenti – ben 70 milioni di euro – e il massimo rappresentante dello Stato ha chiesto ed ottenuto che la gara d’appalto comunitaria prima e l’apertura del cantiere siano affiancate dalle necessarie azioni di vigilanza, monitoraggio, trasparenza, sicurezza e legalità. A questo protocollo d’intesa hanno aderito naturalmente la commissaria straordinaria di Governo Silvia Costa, il Comune di Ventotene, il Responsabile unico del Contratto, il Questore di Latina, i vertici provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e Invitalia, soggetto attuatore del Progetto di recupero dell’ex Carcere.

Il protocollo prevede importanti risposte per la tutela dell’ambiente con l’obiettivo di minimizzare il disagio per la comunità di Ventotene. Il carico, trasporto e scarico dei materiali avverrà attraverso un motopontone, allestito con gru; l’energia elettrica necessaria alle attrezzature di cantiere sarà prodotta attraverso sistemi – ecologici e ibridi, non inquinanti, facilmente trasportabili, dotati di pannelli fotovoltaici; per l’approvvigionamento idrico durante le fasi di lavorazione saranno utilizzate le antiche cisterne, che saranno rimesse in funzione per raccogliere l’acqua piovana; per ridurre l’impatto acustico saranno posizionate barriere mobili fonoassorbenti e fonoisolanti nelle aree operative di cantiere, unitamente a un sistema di mascheramento sonoro in grado di modificare frequenza e intensità a quei rumori che potrebbero creare disturbo all’avifauna, impedendone la percezione, ad opportuna tutela. Il protocollo prevede che per la prevenzione e mitigazione dell’impatto verrà dedicata una squadra specifica di tecnici competenti in materia mentre una squadra di esperti specifici sarà istituita anche per gestire il piano di riuso, in particolare l’organizzazione, l’accantonamento e la cernita dei materiali provenienti da avvenuti crolli durante gli anni di abbandono e incuria, così come da demolizioni e da scarti di lavorazioni.

Una particolare attenzione all’ambiente sarà garantita durante i lavori, in linea con il Pac (Progetto Ambientale della Cantierizzazione) al fine di individuare gli aspetti ambientali significativi legati alle attività di cantiere e le principali interazioni dei lavori con l’ambiente circostante e mitigare l’impatto in tutte le fasi dei lavori, anche attraverso l’identificazione di procedure operative.

Alla vigilia dell’avvio dei lavori di messa in sicurezza e restauro conservativo del ‘Panopticon’, aggiudicati da Invitalia, con un appalto integrato, al raggruppamento di Imprese ‘Minerva Restauri’ e ‘Hera restauri” – ha spiegato la commissaria di governo Silvia Costa – E’ stato ritenuto opportuno, per favorire la semplificazione amministrativa e facilitare le procedure previste, coordinare le necessarie azioni di vigilanza, monitoraggio, trasparenza, sicurezza e legalità, con la Prefettura di Latina”.

Il Prefetto Maurizio Falco ha sottolineato il suo pieno impegno nel “garantire che i lavori di recupero dell’ex Carcere, dichiarato ‘Bene di interesse storico e artistico di interesse nazionale’ fin dal 1987, avvengano in sicurezza e con l’adozione delle più opportune misure di vigilanza e di prevenzione di ogni forma di illegalità.”

L’incontro ha avuto come esito anche l’istituzione di un Tavolo dedicato presso la Prefettura di Latina che, coordinato dal voce Prefetto Vicario Monica Perna, in raccordo con la struttura Commissariale, con Invitalia, stazione Appaltante e soggetto attuatore, e il Comune di Ventotene che vedrà il coinvolgimento operativo di tutte le professionalità competenti e dei rappresentanti delle forze dell’Ordine. Sarà così attuato un monitoraggio dell’attività amministrativa che consenta la facilitazione dei processi di definizione dei procedimenti da parte degli enti competenti e, dunque, di procedere in velocità senza tuttavia inficiare le imprescindibili garanzie di legalità, nella massima trasparenza possibile e nel rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e attenzione all’ambiente.