Ponza / Esumazione al cimitero, l’interrogazione parlamentare dei senatori De Vecchis e Rufa

Cronaca Isole pontine Ponza

PONZA – Finisce in Parlamento la vicenda che ruota attorno al cimitero dell’isola di Ponza. I senatori della Lega William De Vecchis e Gianfranco Rufa hanno presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno ed a quello della Salute dopo il sequestro di parte del cimitero della principale isola pontina da parte del gruppo di Formia della Guardia di Finanza. I due parlamentari leghisti hanno chiesto ai Ministri Lamorgese e Speranza di chiarire “i contorni di una vicenda inaccettabile conseguente alla messa in sicurezza del cimitero di Ponza”.

Confermano quanto riportato dagli organi di informazione e da molti cittadini dell’isola e, cioè. che terminati gli interventi e reso nuovamente accessibile il cimitero, all’interno delle mura del camposanto sulla collina della “Madonna” sarebbero stati rinvenuti resti umani in comuni sacchi neri per la spazzatura.

“Questo increscioso episodio – hanno rimarcato De Vecchis e Rufa, quest’ultimo commissario provinciale della Lega per quanto riguarda la provincia di Latina – si aggiunge ai dubbi espressi già da molti residenti riguardo alla procedura attivata dal Comune di Ponza che ha affidato le operazioni ad una ditta esterna e che non ha previsto la presenza di alcun vigile urbano o di un ausiliario a garantire un corretto censimento delle salme. Chiediamo dunque ai due ministri in indirizzo di accertare le responsabilità di quanto accaduto e di provvedere al ristabilimento di condizioni igienico-sanitarie e di ordine pubblico adeguate”.

I Ministri Lamorgese e Speranza sono stati invitati a far conoscere le informazioni su quanto accaduto e di predisporre eventualmente “gli opportuni accertamenti in ordine alla reale situazione presente nel cimitero di Ponza. “Innanzitutto – concludono De Vecchis e Rifa – per fare chiarezza sull’accaduto, sulle responsabilità, in particolare in tema di pericolo per l’ordine pubblico, nonché sugli eventuali rischi per la salute pubblica”.