La Stazione Ferroviaria Formia-Gaeta

Formia / Suicidio sventato alla stazione, l’intervento provvidenziale di un sacerdote

Cronaca Formia

FORMIA – Ha trovato una sommaria sistemazione presso il centro di prima accoglienza dell’oratorio del Villaggio Don Bosco di Formia il giovane di nazionalità senegalese di 22 anni che alle prime luci dell’alba di domenica ha tentato di togliersi la vita sdraiandosi sui binari della ferrovia Roma-Napoli all’altezza della stazione di Formia.

Se la vicenda non ha conosciuto un epilogo tragico è soltanto grazie alla mediazione operata dal parroco del Villaggio Don Bosco, don Mariano Salpinone. Il suo intervento è stato richiesto dagli agenti della locale Polizia Ferroviaria, quasi rassegnati di fronte agli inutili tentativi di far desistere il giovane di mettere in atto la sua volontà suicida. Il sacerdote ha pensato bene di non recarsi personalmente presso lo scalo ferroviario di Formia ma di avviare un contatto telefonico a distanza con l’aspirante suicida.

Don Salpinone ha utilizzato questo stratagemma inviando sul posto, nonostante l’ora, una coppia di coniugi volontari impegnati nella Caritas parrocchiale. Solo in questo modo questa mediazione sortiva gli effetti sperati con il giovane che, stanco di peregrinare senza una meta nei centri del Golfo, chiedeva semplicemente un tetto. Lo trovava presso il Villaggio Don Bosco dove effettuerà una mini quarantena dopo aver effettuato il tampone anti Covid 19. Accertamenti sono in corso sul 22enne senegalese per accertare se sia o meno in possesso o meno del permesso di soggiorno.

L’episodio è stato rivelato dallo stesso parroco del Villaggio Don Bosco durante le messe domenicali da lui presiedute cogliendo l’occasione per invitare le Amministrazioni pubbliche a fare di più per prevenire questi episodi figli di una non ottimale gestione dell’accoglienza.