Gaeta / “Orizzonti in pediatria”: i temi fondametali dell’ XI edizione del congresso nazionale

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GAETA – Senza ombra di smentita, Gaeta nell’ultimo fine settimana è stata la capitale italiana di pediatria. Dopo quasi due anni dall’ultimo progetto formativo, presso gli accoglienti locali dell’Hotel Summit si è svolta l’annuale edizione di “Orizzonti in Pediatria”, un prestigioso e qualificato focus che ha avuto un accattivante slogan dopo il blocco dell’iniziativa nel 2020 a causa della pandemia, “Ricominciamo dalla semeiotica clinica raccontata attraverso i progetti della pediatria”.

Il congresso, giunto alla sua 11°edizione, ha rilanciato con successo un confronto sulla pratica clinica, focalizzando dei tanti e numerosi relatori l’attenzione sulle patologie croniche ed evolutive a più alta prevalenza in età pediatrica. Le varie sessioni da venerdì a domenica hanno dato ampio spazio all’identificazione precoce degli indicatori di rischio ed agli interventi preventivi per poterne limitare il rischio evolutivo. Come negli anni passati sono stati organizzati e svolti gli speciali “Seminari di Ulisse”, momenti di indubbio valore in rapporto ai bisogni formativi che, coordinati dal dottor Giuseppe Di Mario,sono stati condotti da Pompeo Alfonsi e Serafino Pontone Gravaldi e hanno affrontato nelle tre sessioni temi come “La sorveglianza audiologica nell’ambulatorio del pediatra di famiglia”, “La Biologia dei sistemi” (presidente Annamaria Staiano e presentatori Claudio Farinelli e Serafino Pontone Gravaldi) ha avuto il suo momento più interessante con la relazione su “Obesità infantile e nutrizione: I dati che maggiormente allarmano” da parte del professor Salvatore Cucchiara, docente ordinario dell’Università “La Sapienza” di Roma e specialista in Pediatria, gastroenterologia e Endoscopia Digestiva e “Self Help” di cui sono stati presidente il professor Pontone Gravaldi, Mara Valente e Al Suleiman Ahmad e, inoltre, “Progetti della pediatria: algoritmi diagnostici e raccomandazioni sulla scrivania del pediatra”, sessione presieduta dalla dottoressa Maria Franca Conti e coordinara da Stefano Di Russo e Cristian Noto.

Insomma sono stati llustrati i progetti più rilevanti della pediatria per meglio focalizzare l’attenzione sulle novità scientifiche degli ultimi anni che, sottolineando l’importanza di una diagnosi tempestiva, saranno in grado di responsabilizzare il ruolo del pediatra di famiglia nel condizionare gli esiti della malattia stessa. Di assoluto livello scientifico e culturale è stato il workshop sul neuro sviluppo che, giunto all’11° edizione, ha sviluppato le novità scientifiche su “Autismo e autismi”.

In concreto sono state valorizzate le schede del neurosviluppo elaborati nel corso del progetto nazionale coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità a partire dal 2016 e pienamente dall’intera pediatria Italiana. Per esempio è stata simulata un’osservazione di un bambino autistico nell’ambulatorio di un pediatra (da patrte del professor Fabio Apicella), la dottoressa Cristina Stella ha ricostruito un percorso di un pediatra di famiglia dalla nascita di un bambino sino ai 6 anni attraverso il gesto, il linguaggio, gli strumenti di screening a disposizione in un ambulatorio e la valutazione diagnostica. Le difficoltà scolastiche (“Un giorno tra i banchi di scuola: tra paure, frustrazioni e voglia di scappare”) ma anche i disturbi specifici dell’apprendimento (indicatori di rischio, segnali di allarme, valutazione clinica, percorso diagnostico, ruolo del pediatra di famiglia e potenziamenti educativi e trattamenti abilitativi) sono stati invece al centro dell’applaudita relazione del professor Giacomo Stella. E l’epilogo finale è stato un duro atto d’accusa sul ruolo insufficiente della scuola a fare squadra con le diverse articolazioni mediche ed istituzionali per fronteggiare quest’emergenza sociale. “La scuola che non c’è” è stato il tema, attualissimo, di un partecipato momento di confronto cui hanno preso parte un gruppo di insegnanti e pediatri e funzionari del Ministero dell’Istruzione.

Da Gaeta, grazie all’11° edizione degli “Orizzonti in pediatria”, è stato rilanciato un monito a collaudare la squadra a far fronte l’ “Autismo ma anche gli autismi” che purtroppo l’emergenza e la condizione pandemica hanno purtroppo aggravato in relazione ali aspetti clinici correlati ai disturbi dello spettro autistico, dell’apprendimento e soprattutto sulle malattie mentali del bambino.