Gaeta / Avvicendamento al timone della locale Capitaneria di Porto, la cerimonia

Attualità Gaeta

GAETA – Aver affinato i giù buoni rapporti con le istituzioni del territorio e le sue principali realtà produttive ed associative, aver riempito di contenuti l’annuale operazione Mare Sicuro e aver contribuito ad affermare come la blue economy legata alla mare rappresenti molto di più di una opportunità economica e sociale per l’intera provincia di Latina. Con questa pesantissima eredità lasciatagli dal Capitano di fregata Federico Giorgi, la Capitaneria di porto di Gaeta, che costituisce il compartimento marittimo per l’intero litorale pontino, da venerdì, in occasione di una breve cerimonia interna, avrà ufficialmente un nuovo timoniere.

Si tratta del capitano di fregata Angelo Napolitano, di 48 anni, provenienti dal porto di Ortona di cui è stato sinora comandante in seconda. La sua presentazione è avvenuta nel corso di una conferenza stampa dove è avvenuto il simbolico passaggio delle consegne. Il 50enne capitano di Fregata Federico Giorgi, che aveva presentato il suo successore al sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, lascia l’incarico pontino dopo soli due anni con un bilancio – come detto – estremamente positivo.

Ricoprirà un ruolo di primissimo piano presso il Comando generale delle Capitanerie di porto di Roma dove ritroverà tante illustri guida del recente passato della Capitaneria gaetana. Tra queste i comandanti Nicastro, Meoli, Vagliardi e Tomas che a giorni lascerà il comando regionale del Lazio, sostituito dal Capitano di Vascello Filippo Marini, comandante in seconda del porto di Genova . Prima di Giorgi ha lasciato la capitaneria di Gaeta anche il suo storico portavoce nonché comandante in seconda Massimo Lombardi.

E’ stato promosso a capo del Compartimento marittimo e Comandante del porto di Monfalcone che, rientrando sotto la giurisdizione della direzione marittima di Trieste, ha le sue dipendenze l’Ufficio Circondariale di Grado e di Porto Nogaro e quelli locali di Lignano Sabbiadoro e di Marano Lagunare.

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