Latina / “Concorsopoli Asl”, si costituirà parte civile anche l’Asl di Frosinone

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LATINA – Dopo quella di Latina, anche l’Asl di Frosinone si costituirà parte civile nei confronti dei tre indagati  che il 21 ottobre dovranno affrontare il giudizio immediato davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario nell’ambito dei due filoni della ‘concorsopoli’ dell’Asl pontina. Lo ha deciso il direttore  generale dell’Asl ciociara, Pierpaola D’Alessandro, alla luce del contenuto del quadro probatorio tracciato dalla Procura del capuologo pontino nei confronti dell’ex segretario provinciale del Partito Democratico di Latina Claudio Moscardelli, di 59 anni,  e degli ex dirigenti dell’ufficio reclutamento dell’Asl pontina, Claudio Rainone e Mario Graziano Esposto, rispettivamente di 59 e 55 anni, tutti accusati a vario titolo di corruzione di violazione di segreto d’ufficio.

La decisione della dottoressa D’Alessandro scaturisce da quanto anticipato nella richiesta di giudizio immediato sottoscritta dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto procuratore Valerio De Luca, secondo i quali sono parti offese dei concorsi pilotati attraverso alcune telefonate fatte a sei candidati sono state le Asl di Latina, Viterbo e, appunto, Frosinone. Sono le stesse presso le quali sarebbero dovuti essere collocati i vincitori i concorsi promossi a Latina per diventare assistente e collaboratore amministrativo.

Ad annunciare per primo la costituzione di parte civile era stato, subito dopo gli arresti operati a Latina da Finanza e Polizia, l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato. Le difese, rappresentate dagli avvocati Renato Archidiacono, Leone Zeppieri e Luca Giudetti, hanno annunciato la presentazione di mirati ricorsi davanti la Cassazione contro le misure cautelari ai domiciliari dopo che il Riesame aveva confermato l’impianto accusatorio della Procura e, cioè, il patto corruttivo, tra Moscardelli, Rainone ed Esposito.