Latina / Voto di scambio, Matteo Adinolfi (Lega) nell’interrogatorio respinge le accuse

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LATINA – E’ stato interrogato giovedì pomeriggio presso gli uffici della Procura a Roma l’europarlamentare della Lega Matteo Adinolfi indagato, nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Roma, per scambio elettorale politico mafioso in occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Latina del 5 giugno 2016. Adinolfi, arrivato a piazzale Clodio accompagnato dai suoi difensori gli avvocati Luca Giudetti e Guerrino Maestri, è stato sentito per circa due ore dal pm di Roma Corrado Fasanelli e dal sostituto procuratore di Latina Claudio De Lazzaro, titolari dell’inchiesta insieme alla pm Luigia Spinelli.

Sono estraneo ai fatti, c’era una netta distinzione tra chi si occupava dell’organizzazione e di chi come me è stato chiamato invece a dare un contributo nella formazione delle liste – ha spiegato l’europarlamentare Adinolfi al termine dell’atto istruttorio – se c’e stato un voto di scambio io non ne sapevo niente”. Alla domanda se avesse mai conosciuto i collaboratori di giustizia Agostino e Renato Pugliese, Adinolfi ha spiegato che gli erano stati presentati ma non conosceva i loro nomi. ”Li ha riconosciuti in foto – ha detto il suo difensore – quando le loro foto sono state pubblicate sui giornali in seguito all’arresto. Ribadiamo l’assoluta estraneità del mio assistito rispetto all’accusa e depositeremo a breve una memoria difensiva”.

La scorsa settimana la Polizia di Stato di Latina e Roma, insieme ai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito dell’indagine, avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore nel settore dei rifiuti Raffaele Del Prete e di un suo collaboratore. In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini della procura di Roma e Latina, l’imprenditore, dietro al pagamento di 45mila euro a membri del clan Di Silvio avrebbe assicurato l’aggiudicazione di almeno duecento voti al capolista candidato nella lista ”Noi con Salvini” Matteo Adinolfi, nei quartieri di influenza criminale del clan.