FORMIA – “L’istituto del baratto amministrativo trova un primo riferimento nel decreto ‘Sblocca Italia’ e lo prevede come forma di agevolazione per la partecipazione cittadina alla riqualificazione della città, di parti del territorio, di spazi pubblici. Oggi, dopo che l’istituto è stato ripreso dal nuovo Codice dei contratti pubblici, i Comuni possono definire non con una semplice delibera, ma con un apposito regolamento comunale: le indicazioni dei criteri di accesso e delle condizioni di applicabilità per la realizzazione di contratti di partenariato sociale sulla base di progetti presentati da singoli cittadini o gruppi di cittadini organizzati; l’esplicitazione di contributi locali che sono soggetti a riduzione o esenzione a fronte dell’apporto lavorativo di pubblica utilità del cittadino”. Inizia così una nota sull’argomento a firma della candidata Sindaco di Formia Paola Villa, sostenuta dal gruppo “Un’altra città” e il meet-up “Formia cinque stelle”.
“Ovviamente – aggiunge ancora – ci sono diversi ostacoli normativi evidenziati dalla corte dei Conti, che stabilisce come tale strumento possa essere utile al contribuente che voglia ottenere un’agevolazione diretta sui contributi presenti e futuri, in quanto i debiti pregressi iscritti in esercizi finanziari passati, confluiscono nella massa dei residui attivi e un loro ‘storno’, tramite baratto amministrativo, potrebbero comportare ‘effetti pregiudizievoli sugli equilibri di bilancio’. Nonostante ciò e le difficoltà, tale istituto diventa una delle risorse normative alle quali attingere per pianificare tutti i percorsi da poter mettere a disposizione della comunità, oggi economicamente più fragile, che merita attenzione e lavoro da parte di chi andrà ad amministrarla nel dopo-covid tra ombre e dubbi, ma senza assistenzialismo, e con il coraggio di mettere al centro il suo benessere, iniziando dalla sua parte più vulnerabile”.