Formia / La Dirigente comunale Annunziata Lanzillotta lascia l’incarico, chi prenderà il suo posto?

Attualità Cronaca Formia

FORMIA – L’apparato burocratico amministrativo del comune di Formia è sempre simile ad un esercito senza colonnelli. La grande fuga dei dirigenti l’ha completata- naturalmente senza alcuna responsabilità, s’intende – il sindaco di Terracina Roberta Tintari. Ha firmato il decreto , atteso da giorni, in base al quale l’architetto Annunziata Lanzillotta da lunedì 5 luglio 2021 assume l’incarico di dirigente del III dipartimento del comune di Terracina, quello che raggruppa l’area Lavori Pubblici, la gestione e la manutenzione cimiteriale ed il demanio marittimo. La Lanzillotta resterà in carica almeno tre anni.

La professionista di Avellino ha partecipato ad una selezione pubblica che, prevista ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000 e dunque a tempo pieno e determinato, era stata promossa dalla Giunta Tintari lo scorso 6 aprile . La selezione c’è stata il 14 giugno e tra i tre candidati risultati idonei e sottoposti alla scelta “intuitu personae” del sindaco di Terracina, la preferenza finale è caduta sull’architetto Lanzillotta. Al comune di Terracina, inoltre, si prevedono settimane di intenso lavoro per la professionista irpina. Il sindaco Tintari le ha concesso l’interim del IV Dipartimento (Ambiente, sviluppo sostenibile, verde pubblico , urbanistico ed edilizia) sino a quando non saranno concluse le procedure assunzionali del personale dirigente promosse dal comune di Terracina Quella della Lanzillotta è una fuga. Come lo è stata quella dell’ingegnere Antonio Fracassa,entrambi arrivati al comune di Formia nel corso dell’amministrazione di Paola Villa.

Annunziata Lanzillotta era arrivata a Formia nel dicembre 2018 al termine di una selezione prevista ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo per la guida del settore Urbanistica Fracassa aveva vinto un concorso a tempo indeterminato per la gestione del settore Opere Pubbliche. Ma l’ingegnere originario di Supino ha capito molto presto che, nonostante un incarico professionale di alto livello, il comune di Formia gli stava stretto. Ha partecipato ad un importante concorso alla Regione Lazio di cui è risultato idoneo. Qualche settimana fa la chiamata: “Venga a lavorare a Roma”. Fracassa è andato via e logica ha voluto che la sua responsabilità dirigenziale venisse stata attribuita alla sempre stakanovista Lanzillotta. I suoi rapporti con i con i più stretti collaboratori non sono stati mai facili. Peggiori si sono rivelati con i rappresentanti degli ingegneri, architetti e geometri al punto da chiedere un intervento “risolutore” al sindaco che l’aveva scelta per rendere la ripartizione urbanistica “meno bunker e più a portata di cittadini e rappresentanti di legittimi interessi” La Lanzillotta ha deciso di andare via con alcuni mesi d’anticipo – il contratto le sarebbe scaduto a dicembre – sapendo che il prossimo sindaco non le avrebbe rinnovato l’incarico.

Questa decisione, legittima, ha creato non pochi problemi al commissario Prefettizio del Comune di Formia Silvana Tizzano perché che sa da lunedì 5 luglio le principali articolazioni dell’ente, Urbanistica e Lavori Pubblici, sono acefali, non hanno più una guida. L’ultimo non è stato un week end facile per la dottoressa perché la sostituzione della Lanzillotta avviene in una fase in cui l’intera ripartizione tecnica del comune, nonostante il periodo vacanziero, aveva bisogno di un comando stabile ed affidabile all’indomani della decisione del Ministero dell’Istruzione di prorogare sino al prossimoi 30 novembre anche al comune di Formia i termini del finanziamento di 10 milioni e mezzo per l’abbattimento e la ricostruzione della scuola media “Vitruvio Pollione” e per la realizzazione di una palestra nell’attiguo plesso “Edmondo De Amicis” La Lanzillotta ha deciso legittimamente di andare via nel momento in cui il comune di Formia aveva bisogno di lei per riannodare i fili del discorso – e come auspicato dai candidati a sindaco Paola Villa e Amato La Mura – per affiancare il commissario Prefettizio Tizzano a revocare lo stop all’intero iter tecnico amministrativo e convocare una conferenza dei servizi per acquisire i pareri di legge per cantierare entro novembre. 

“Mors tua vita mea” è un vecchio adagio latino e la Lanzillotta ha lasciato il cerino acceso nelle mani del Prefetto Tizzano. La quale ha tre soluzioni per attribuire la responsabilità dei due settori. La prima è affidare l’interim di ciascuno a quei pochi e disorientati colonnelli in servizio. Da alcuni di loro la risposta è stata negativa: “Abbiamo giù altri impegni ed oneri da assolvere”.

La seconda ipotesi è promuovere (in pieno agosto) una selezione per l’affidamento a tempo determinato – tre anni – uno dei due settori.

La terza riguarda il ricorso alla mobilità, questa volta a tempo indeterminato, attingendo alle graduatorie promosse da altri comuni ed enti locali Queste due soluzioni sono contemplate in una delibera di Giunta comunale del 23 giugno scorso,la numero 142, che, di fatto, integrava il piano triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2021-2023 all’indomani dell’approvazione del rendiconto di gestione 2020. Fermo restando che il Commissario in termini di spesa per la gestione di due dirigenti smentisca la professoressa Villa definendo “virtuoso” il comune di Formia – dov’è la verità – un quesito diventa fisiologico: qualcuno della segreteria generale sapeva che l’architetto Lanzillotta aveva già riempito i cartoni del terzo e del quarto piano del palazzo municipale per andare via?

Forse sì, ma nessuno – ma proprio nessuno – vuole stare nei suoi panni. Che scelga il sostituto della Lanzillotta con un incarico fiduciario di tre anni o attingendo a graduatorie esterne significherebbe privare il prossimo sindaco, che uscirà vincitore delle elezioni di autunno, di una delle prerogative che gli spettano: definire i suoi principali collaboratori, i dirigenti, nella gestione dei vari e delicati settori della macchina amministrativa. Nessuno osa immaginare che la dottoressa Tizzano arrivi a tanto ma dal 5 luglio chi rimpiazzerà la Lanzillotta che, dopo le Province di Avellino e Viterbo e i comuni di Roma, Latina e Formia, ha trovato una nuova Itaca? Il dilemma è tutt’altro che Shakesperiano. O almeno.

04/07/2021 Saverio