Frosinone / Droga, prostituzione ed estorsione: trecidici persone in manette con l’operazione “Balaur”

Attualità Cronaca Frosinone

FROSINONE – Spaccio di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: sono i reati di cui sono ritenuti responsabili a vario titolo le 13 persone finite in manette nell’ambito dell’operazione “Balaur” in provincia di Frosinone  .  A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Frosinone e validamente espletate dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Anagni sono state emesse dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone misure cautelari personali nei confronti di 13 persone  – 2 in custodia cautelare in carcere, 5 ai domiciliari, 2con divieto di dimora con obbligo di presentazione, 3 con divieto di dimora nel comune di Ferentino ed 1 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria – 

Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Anagni, sono iniziate in modo tradizionale con servizi di osservazione e di pedinamento nel mese di luglio 2019 e sono terminate nel mese di novembre 2020. Le indagini hanno appurato che alcuni indagati vivevano traendo profitti dall’attività illegale di spaccio di sostanze stupefacenti ( cocaina, crack, hashish, marijuana), altri anche o solo dall’attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di giovani donne dell’Est Europa praticata lungo l’Asse Attrezzato tra Ferentino e Frosinone.

Le attività delinquenziali – secondo quanto emerso dalle attività di indagine – convergono verso un unico dominus di tutti gli affari illeciti emersi dalle investigazioni, ossia un trentanovenne romeno da anni dimorante nel territorio provinciale, che ha capeggiato a tutti gli effetti una lucrosa attività criminale gestendo non solo la principale piazza di spaccio di Ferentino e le altre affidate ai vari compartecipi nell’ambito territoriale laziale (area nord della Provincia di Frosinone e litorale di Civitavecchia), ma anche percependo profitti economici dalla prostituzione praticata da due donne romene; le sostanze stupefacenti, da immettere sul mercato locale, venivano occultate dagli indagati negli anfratti ricavati presso il comprensorio delle case popolari di Ferentino e tali luoghi erano costantemente sorvegliati dai compartecipi con la funzione di vedette anche attraverso telecamere.

Dall’attività degli inquirenti è emersa anche casi di attività estorsiva nei confronti di alcuni clienti morosi nei pagamenti dello stupefacente; sono stati accertati centinaia di episodi di cessioni di stupefacente, per una quantità complessiva stimata in circa 800 grammi tra cocaina e crack e sono state sequestrate circa 50 grammi di cocaina, 20 grammi di crack, 20 grammi di hashish, 11 flaconi di metadone da 30 ml ciascuno e 10 grammi di marijuana.

Le misure cautelari sono state eseguite con l’apporto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone, di unità cinofile di Roma e di altri organismi preposti e nel corso dell’esecuzione uno degli indagati è stato arrestato nella flagranza del reato: l’uomo è stato trovato in possesso di 60 grammi di hashish destinate allo spaccio, denaro contante per circa 20mila euro, monili d’oro, tutto ritenuto provento di attività delittuosa.