Ventotene / Servizi portuali, turistici e logistici, il Comune si dota di una “società municiapalizzata”

Attualità Cronaca

VENTOTENE –  I privati stiano lontano dalla futura gestione di importanti e strategici servizi pubblici di Ventotene. In primis quelli riguardanti il porto e gli ormeggi, più volte finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’autorità giudiziaria, di Latina prima e di Cassino poi. Con questo bellicoso e rivoluzionario proposito il comune di Ventotene, il più piccolo della provincia pontina, è pronto a dar vita ad una società municipalizzata che, avente un capitale interamente pubblico, nascerà ufficialmente lunedì sera. Il consiglio comunale della seconda isola pontina sarà chiamato a ratificare nel corso di una seduta monotematica l’atto costitutivo della “Stella Maris Multiservizi Ventotene srl” che, autorizzato dallo stesso consiglio con la delibera numero 48 del 27 novembre scorso e da tre successive determine dirigenziali, è stato stipulato davanti ad un notaio romano il cui nome e cognome fa rievocare i terribili anni di piombo.

L’atto costitutivo di “Stella Maris” è stato sottoscritto, infatti, davanti il notaio Vittorio Occorsio, il nipote del magistrato che, titolare di una delicata indagine sulla strage di Piazza Fontana, venne crivellato di colpi dai terroristi neri di Ordine Nuovo la mattina del 10 luglio 1976. L’hanno sottoscritto il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro e Luca Masi, il capo gabinetto del comune di Velletri e dirigente dell’Anci investito della carica di amministratore unico. L’atto costitutivo, ora in procinto di essere ratificato dal consiglio comunale, è molto snello: è composto da soltanto otto articoli, il più importante dei quali è il terzo, è quello che definisce i compiti della “Stella Maris”.

Sono racchiusi in undici commi, il più significativo – come detto – è quello che riguarda la gestione della risorsa porto, la voce più importante del Pil economico della rinomata isola pontina. Il comma H) prevede la progettazione, realizzazione e gestione del porto e dei servizi portuali e delle attività connesse, quali: servizio di ormeggio di natanti, imbarcazioni e navi da diporto, anche su aree demaniali in concessione al Comune; sviluppo, coordinamento e promozione di un sistema portuale turistico per qualificare e valorizzare l’area portuale , il trasporto passeggeri e le attività connesse (a titolo esemplificativo servizi di facchinaggio e magazzino); organizzazione dei trasporti intermodali; servizi di assistenza e supporto all’attività di navigazione (quali a titolo esemplificativo attività di assistenza, in mare o a terra, servizi di recupero in mare, anche mediante società specializzate, servizi ricettivi, servizi di rifornimento e di cambusa, di lavanderia, tintoria e stireria situati nell’Area Portuale o in prossimità), produzione di beni e servizi connessi all’attività portuale; gestione di servizi igienici e docce e centri di cura della persona.

La Giunta Santomauro pensa di far decollare questa società nell’ambito del miliardario piano in corso per quanto riguarda il recupero architettonici e funzionale del carcere borbonico di Santo Stefano. E non è un caso che “Stella Maris” preveda tra i suoi compito lo “svolgimento di attività di istruzione e formazione, da attuarsi a titolo esemplificativo mediante: organizzazione di un sistema di servizio scolastico integrato; organizzazione, promozione e supporto allo sviluppo, anche mediante supporto nella predisposizione delle strutture a ciò idonee, degli Istituti Professionali, delle Scuole di Formazione Professionale e delle Istituzioni Universitarie e Post Universitarie; istituzione e miglioramento di laboratori, biblioteche e altre strutture connesse all’attività di formazione e istruzione, anche mediante rigenerazione urbana; gestione dei servizi di trasporto scolastico e mensa scolastica; organizzazione e promozione di attività culturali, sportive (anche mediante recupero e gestione degli impianti sportivi siti sul territorio comunale) e ricreative sul territorio dell’isola di Ventotene e Santo Stefano, anche al fine di migliorarne la capacità di ricezione turistica”.

Le altre bellicose “mission” che attendono la società “Stella Maris” sono la “progettazione e realizzazione di opere pubbliche sulla base di specifici accordi di programma”, “il servizio di manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Ventotene”; l’“organizzazione e gestione di parcheggi ed esercizio dei servizi connessi al funzionamento ed alla loro fruizione”; l'”organizzazione e gestione di servizi cimiteriali e in particolare: manutenzione ordinaria e straordinaria di complessi cimiteriali, ivi compresa la pianificazione e la realizzazione di interventi; custodia e pulizia di complessi cimiteriali; svolgimento di operazioni cimiteriali, quali: tumulazioni, estumulazioni, inumazioni, esumazioni ed attività affini”; la “gestione di farmacie comunali, con particolare riguardo a: informazione, educazione sanitaria, aggiornamento professionale e ricerca, anche mediante forme dirette di gestione; dispensazione e distribuzione delle specialità medicinali anche veterinarie e dei preparati galenici officinali e magistrali, omeopatici di erboristeria”, i “servizi di supporto all’attività di accertamento e riscossione di entrate tributarie ed extra tributarie di competenza del Comune di Ventotene” e, inoltre, la “manutenzione, pulizia e custodia di aree e complessi archeologici e monumentali e dei relativi servizi turistici ed accompagnamento situati nel territorio del socio unico”.

Lo statuto della società municipalizzata ha anche previsto la sua durata, sino al 31 dicembre 2060, naturalmente il suo unico socio – almeno per il momento- che è il comune di Ventotene che ha versato quale capitale sociale 10mila euro. Il controllo della società, chiamata ad intercettare ora fondi pubblici destinati alle isole minori, è stato affidato ad un apprezzato revisori dei conti di Formia, Pierpaolo Supino, lo stesso che si occupa di monitorare la gestione finanziaria della Formia Rifiuti zero, la società impegnata nel ciclo dei rifiuti di cui fa parte il comune di Ventotene ma e che lo stesso comune isolano, alla luce della nascita di “Stella Maris”, potrebbe anche abbandonare.

Lo prevede lo stesso atto costituivo della società laddove ipotizza lo svolgimento dell'”attività di gestione del ciclo di pulizia e raccolta rifiuti; raccolta, spazzamento, trasporto, smaltimento, anche di rifiuti pericolosi e marini; attività di igiene urbana ed ambientale (disinfestazione, derattizzazione); commercializzazione di materiali e prodotti provenienti dal trattamento dei rifiuti; manutenzione del verde pubblico; produzione di servizi legati al decoro urbano e alla sicurezza del territorio; manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali, della segnaletica stradale, dei corsi d’acqua e in generale la messa in sicurezza del patrimonio comunale, anche attraverso interventi di movimentazione terra; pulizia di spiagge, rade e punti di balneazione e messa in sicurezza degli stessi; raccolta e trattamento di acque reflue; bonifiche ambientali; captazione, trattamento e collegamento di acqua per usi potabili e non”. Se son rose, fioriranno.