Omicidio di Formia, arresti domiciliari per lo studente accusato della morte di Romeo Bondanese

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FORMIA – Il pm della Procura preso il Tribunale dei Minori di Roma, Maria Perna, ha convalidato nella tarda mattinata di oggi il fermo di Camillo Buro, il 17enne studente di Casapulla (in provincia di Caserta), che martedì sera ha accoltellato mortalmente a Formia il 17enne formiano Romeo Bondanese e ferito alla coscia il cugino di quest’ultimo. E ne ha disposto gli arresti domiciliari con l’imputazione di omicidio preterintenzionale e lesioni gravi. Derubricato, quindi, l’omicidio volontario. Sarà trasferito quindi dal centro d’accoglienza minorile di via Virginia Agnelli, al Portuense, nella sua abitazione a Casapulla, in provincia di Caserta.

Dai primi accertamenti, confermati come sembra dalla decisione del gip di Roma, il 16enne non avrebbe colpito per uccidere, come peraltro sottolineato mercoledì scorso dal questore di Latina Michele Spina: nel corso della rissa il ragazzo avrebbe estratto il coltello per colpire i rivali con fendenti alle gambe, che nel caso di Romeo avrebbero invece raggiunto il 17enne all’inguine causandogli una devastante emorragia che nemmeno le trasfusioni di sangue all’ospedale di Formia hanno contenuto. Secondo lo zio della vittima, Salvatore Orsini, ci sarebbe stato anche un problema di “ritardi nei soccorsi e nessuno sul posto ha saputo fermare l’emorragia”.

“Siamo sgomenti: come famiglia ci saremmo aspettati ben altre notizie – spiega proprio lo zio di Romeo -. A cominciare da una piena confessione del responsabile della morte di Romeo, oppure altri arresti, oppure altri chiarimenti su quello che è accaduto quella sera. Invece non c’è arrivato niente di tutto questo. Soltanto questa notizia dei domiciliari al ragazzo che ha ucciso mio nipote. L’unica cosa adesso è dargli degna sepoltura, speriamo già domenica prossima. Nel frattempo stiamo lanciando messaggi a tutti i ragazzi di Formia, e in particolare i 2mila che giovedì sera hanno partecipato alla fiaccolata in memoria di Romeo di mantenere la calma, di non lasciarsi andare perché la magistratura sa come andare avanti, perché bisogna avere fiducia nella giustizia e comprendere anche i suoi tecnicismi. Questo momento non abbiamo bisogno di ulteriori tensioni”.