Sperlonga / Scoperta una nuova lottizzazione abusiva, cinque indagati

Cronaca Sperlonga

SPERLONGA – Lottizzazione abusiva, falso, occupazione abusiva di terreno comunale e prosecuzione dei lavori nonostante un precedente ordine di sospensione. Sono le ipotesi di reato con cui la Procura di Latina ha indagato cinque persone chiedendo ai Carabinieri della Stazione di Sperlonga e ai colleghi del Nipaf di sequestrare un cantiere edile, in località “Caldarelle”, a ridosso del centro abitato del borgo saraceno. I sigilli apposti rientrano nell’ambito di un’attività di indagine che aveva da giorni monitorato questo cantiere, aperto nonostante un’ordinanza di sospensione dei lavori da parte del comune di Sperlonga.

Nel mirino degli inquirenti anche il progetto ed il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. Il parere di conformità, nonostante le richieste fossero state formalizzate da due tecnici diversi e al termine di altrettante istruttorie, inizialmente era stato negato e poi rilasciato. Nel mirino dei Carabinieri, infine, anche l’entità delle volumetrie autorizzate, attraverso il “Piano Casa”, con la demolizione e la ricostruzione di un manufatto già esistente. Secondo gli inquirenti avrebbero subito una lievitazione. Il piano territoriale paesistico della Regione – congelato da una recente sentenza della Corte Costituzionale – avrebbero previsto per la località “Caldarelle” un ampliamento che non avrebbe potuto superare il 5% delle superfice e comunque entro il “tetto” di 50 metri quadrati.

E le conclusioni dei Carabinieri, culminate con l’iscrizione sul registro degli indagati dei nomi del proprietario del manufatto (ha un valore economico che sfiora i 4 milioni di euro), Leone Faiola,di Sperlonga, del progettista e direttore dei lavori, Rocco Salvatore Faiola, del responsabile dell’impresa incaricata dei lavori Giuseppe Di Cicco, dell’ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Sperlonga (ora in servizio a Monte San Biagio) Tiziana Di Fazio e di Paolo Francesco Zannella, tecnico firmatario del parere paesaggistico, sarebbero state ben altre. Il progetto, bloccato dalla Procura, avrebbe previsto un ampliamento “extra large” sfiorando i 300 metri quadrati, 294 per la precisione. Troppi.