Formia / Contagi Covid-19 al “Dono Svizzero”, il Nursind rimarca le criticià dell’ospedale

Attualità Cronaca

FORMIA – “Del tutto inopportuno e discutibile” è la definizione che la segreteria provinciale di Latina del Nursind – Sindacato delle Professioni Infermieristiche –  dà dell’affermazione del Direttore generale dell’Asl di Latina, Dott. Giorgio Casati,  in merito al contagio del personale dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia, definendolo “di tipo comunitario e non occupazionale”.

Così con una nota stampa che fa seguito ad una pec inviata all’indirizzo del Direttore generale Casati –  il segretario provinciale Nursind Dott. Giovanni Santucci ritorna sulle criticità in merito alla preparazione strutturale del nosocomio formiano per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto.

“Sono note a tutti  – scrive Santucci  – le criticità presenti nell’Ospedale di Formia; nei mesi passati è stato riscontrato l’evidente assenza di percorsi protetti e dedicati, distinti e separati dai percorsi puliti. Gli stessi utenti hanno segnalato e denunciato la promiscuità tra pazienti Covid e no Covid, che si ritrovano negli ‘stessi identici passaggi’ e negli ‘stessi identici corridoi'”.

E continua: “Esistendo unità operative tempo dipendente tra le quali l’Emodinamica o la sala operatoria, i pazienti possono arrivare nelle sale operatorie senza tampone o in attesa di risposta del risultato del tampone antigenico (che spesso ha falsi negativi o positivi). Successivamente al  trattamento in urgenza, il paziente giunge in reparto dove è impossibile isolarlo (vedi Utic), e sviluppare nei giorni successivi la positività”.

Il Dott. Santucci riconduce a quanto descritto l’alta probabilità dello sviluppo dei focolai del reparto di ortopedia, medicina, utic che hanno coinvolto pazienti e operatori con la conseguente chiusura dei reparti stessi,  pertanto chiede al Dott. Casati che “urgentemente di rivedere tale comunicato, garantendo la tutela ed il rispetto (anche legale) che merita tutto il personale sanitario impegnato in questo periodo di pandemia”.

Pertanto, infine, il Segretario provinciale Nursind, sottolinea: “la salute e la professionalità̀ vanno rispettate e tutelate nelle sedi lavorative non solo con i Dpi ma anche mettendo in atto tutti gli idonei strumenti idonei a proteggere i lavoratori in toto nello svolgimento di un lavoro ad alto rischio come in questo periodo. Non si può e non si deve alludere a comportamenti a rischio contagio scorretti del personale fuori l’orario di lavoro”.