Formia / Strade invase dall’acqua a causa delle perdite alle condotte idriche

Attualità Formia

FORMIA – Strade in pessimo stato, con fiumi d’acqua che sgorgano dalle perdite delle condotte idriche. La denuncia viene dal Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia, che punta il dito nuovamente sui disagi creati agli utenti.

“Siamo ancora una volta – si legge nella nota – a scrivere per lamentarci del pessimo stato in cui si trovano le strade di Formia, a causa delle numerose perdite delle condotte idriche. Infatti in vari punti della nostra città le strade sono state invase da un vero e proprio fiume d’acqua, con rischi anche di natura igienico-sanitaria per noi cittadini.

E nonostante i numerosi solleciti, pare che ce ne vorrà ancora molto di tempo, prima che qualcuno intervenga a dare una sommaria sistemazione. Fatalità o colpevole incapacità da parte del gestore di garantire un servizio efficiente? Noi ovviamente propendiamo per la seconda ipotesi.

D’altronde Acqualatina ha dimostrato in questi anni una lunga serie di gravi inefficienze, nonostante le esose bollette che estorce a noi cittadini. L’elenco dei disservizi in questi anni è stato così elevato, che abbiamo perso il conto delle innumerevoli denunce che abbiamo inviato agli organi di stampa.

Tra abbassamenti di pressione e interruzioni del flusso idrico è stata una vera e propria via Crucis. Eppure nel sessennio 2012-2017 è stato previsto, da contratto, un investimento pari a oltre 100milioni di euro, di cui una parte proprio riservati al recupero delle perdite fisiche della rete acquedottistica.

Ed invece l’unica cosa che ha funzionato alla perfezione sono stati i continui aumenti tariffari, approvati dall’assemblea dei sindaci dell’ATO4. Nel solo nel quadriennio 2012-2015 gli aumenti tariffari sono stati circa del 18%, perché, a detta dei privatizzatori, era necessario spremere, come limoni, noi cittadini per garantire l’efficienza del servizio.

Facile a questo punto domandarsi dove sono andati a finire i soldi incassati, certo non a garantire un servizio all’altezza di un paese civile.

La complicità della classe politica che ha governato in questi anni la nostra provincia è evidentissima, eppure sarebbe bastato poco per mettere alla porta Acqualatina e il suo codazzo di tecnici.

Ed invece in questi giorni i politici hanno ben altro da fare, infatti sono impegnati a litigare, per spartirsi le poltrone del consiglio di amministrazione di una società che fattura ogni anno circa 80milioni di euro, soldi che fanno gola a molti. Da qui il nervosismo del gotha della politica pontina.

Politica che ha lasciato sempre fare al gestore idrico, che è arrivato addirittura a staccare i contatori ai tanti cittadini che hanno deciso di contestare, non pagando, gli importi delle bollette, molto spesso risultati scorretti.

Ancora una volta siamo a ribadire che l’unica soluzione, perché termini l’attacco alle nostre tasche e ai nostri diritti, sia l’uscita immediata da Acqualatina. Non ci sono né se né ma che tengano”.

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