Cronaca

Gaeta / Riqualificazione del waterfront, nuovi interventi dell’AdSP nei quartieri Calegna e San Carlo

GAETA – L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale annuncia l’ottenimento di due finanziamenti della Regione Lazio per la realizzazione di interventi su due aree della città di Gaeta. Il primo è l’abbattimento dell’edificio commerciale “ex Orfruit” che si trova nell’area portuale. Si tratta di un finanziamento di 210mila euro con il quale si procederà alla demolizione del capannone di circa 2200 metri quadri lugno via Lungomare Caboto, nel quartiere San Carlo, e le sue volumetrie – secondo quanto annunciato dall’AdSP –  saranno recuperate e delocalizzate in un altro sito per il potenziamento del porto commerciale cittadino. Il secondo è un co-finanziamento finalizzato al “rifacimento di un tratto di marciapiede in via Lungomare Caboto in località Calegna”, che ricade sempre nella circoscrizione della Autorità di Sistema Portuale.

 “Grazie al contributo economico della Regione – ha osservato il Presidente dell’AdSP, Francesco Maria di Majo –effettueremo un necessario intervento di riqualificazione urbana e ambientale di un tratto di waterfront che si trova all’ingresso, lato sud, della città di Gaeta. Ciò consentirà, attraverso la conservazione delle attuali volumetrie, di realizzare un deposito più moderno e sostenibile a favore della sempre più potenziata attività portuale di Gaeta”.

“Continua anche su questo versante – ha aggiunto di Majo – l’impegno dell’AdSP per migliorare e qualificare ulteriormente l’arredo urbano di questo importante e popoloso quartiere di Gaeta. A tale riguardo, nei giorni scorsi abbiamo affidato i lavori di somma urgenza per l’irregimentazione delle acque chiare di origine piovana che in occasione di abbondanti precipitazioni piovose allagano la carreggiata di via Lungomare Caboto sia nel quartiere Calegna che in quello de La Pjaia. L’intervento dell’AdSP riguarderà la realizzazione di una nuova condotta per la raccolta, lo smaltimento e il deflusso delle acque piovane. In tal modo verrà raddoppiata la portata delle tubature di scarico, alcune delle quali sono state trovate occluse e decisamente datate nel tempo”.

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