Nuovo gruppo in consiglio comunale: nasce “Moderati per Minturno”

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MINTURNO – Ufficialmente è un coordinamento consiliare con un target amministrativo. Di sicuro eserciterà un ruolo di primo piano nel prossimo panorama elettorale. Si chiama “Moderati per Minturno”, il nuovo gruppo consiliare che, dopo l’annuncio in seno alla conferenza dei capigruppo, debutterà nel consiglio comunale di giovedì 8 ottobre convocato per l’approvazione di alcune variazioni al bilancio di previsione, per la presa d’atto di alcuni il riconoscimento di debiti fuori bilancio per sentenze emesse dal Giudice di Pace in materia di violazioni al Codice della Strada, per discutere della proposta di sdemanializzazione del lungomare e, ancora, per l’aggiornamento del piano regolatore cimiteriale, per il varo del regolamento di polizia mortuaria e infine per l’approvazione del progetto definitivo del terzo stralcio dei lavori di ampliamento del cimitero. Vi fanno parte due candidati a sindaco delle elezioni di quattro anni fa, Massimo Signore e Maurizio Faticoni, e Maria Di Girolamo, quest’ultima individuata come capogruppo in consiglio comunale. Curiosità: tutti e tre sono avvocati.

Questo contenitore potrebbe esercitare un ruolo di primissimo piano nel prossimo panorama elettorale. Insomma è a disposizione di chi o di coloro intendono servirsene. Signore e Di Girolamo costituiscono quanto resta sul territorio aurunco di Forza Italia a Minturno anche se eletti all’interno di una lista civica “Idee e legalità”, Maurizio Faticoni, socialista della prima ora, è stato uno dei primo simpatizzanti, pur non aderendovi mai, di Italia Viva, il partito del sindaco in carica Gerardo Stefanelli. Un fatto è amministrativamente noto: Signore, Faticoni e Di Girolamo sono diventati “aficionados” esterni della Giunta di centrosinistra di Stefanelli diventando una protesi della sua maggioranza. A Minturno lo sanno tutti: dopo il voto del 2016 Signore ha provato ad espugnare il bunker Dem chiedendovi di farvi parte ma i veti sono stati talmente forti da parte del locale gruppo dirigente che ha dovuto rinunciare.

Massimo Signore, Maurizio Faticoni e Gerardo Stefanelli in una foto di qualche anno fa pubblicata su Facebook

La prima soluzione elettorale di “Moderati per Minturno” potrebbe essere la più ovvia e scontata: risultare la prima sigla del cartello elettorale che il sindaco Stefanelli ha cominciato a costruire per cercare di succedere a se stesso. L’avvocato Signore – si sa – è un uomo di partito e, interpellato, ha dichiarato che le sue scelte politico-elettorali dovranno essere ratificate alla fine “dall’amico Claudio Fazzone. Senza di lui non vado da nessuna parte”. L’avvocato Signore è un attento spettatore di quanto avviene domenica e lunedì con i ballottaggi nei comuni di Fondi e Terracina. Sa che il Senatore e Coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone, qualora si ricomponesse una difficile ma non impossibile alleanza tra Lega-Fdi e Forza Italia (soprattutto in prospettiva del voto amministrativo in programma la prossima primavera al comune di Latina dove si voterà negli stessi giorni di Minturno), potrebbe chiedergli di convergere le forze in campo a favore del candidato ufficiale del centrodestra. Oppure, in seconda battuta, riproporre dalle parti di piazza Portanova il “modello Gaeta” in un mix civico a trazione anteriore Forza Italia e, appunto, Pd. Stefanelli ha bisogno di nuove energie elettorali per ottenere il bis così come Signore sa che potrebbe essere utile alla causa del centro destra,al momento diviso a metà come una mela.

Da settimane è partita la sfida elettorale di un altro legale di Scauri, Pino D’Amici, che al momento gode del sostegno di diversi “mister preferenze” dello schieramento conservatore: dall’ex sindaco Pino Sardelli all’ex consigliere azzurro Fausto La Rocca, dall’ex assessore An Livio Pentimalli al Cusaniano di ferro Vincenzo Fedele. Il loro apporto è sufficiente per far guadagnare alla coalizione di D’Amici il diritto di approdare almeno al ballottaggio? Probabilmente no. Ecco perché potrebbe essere percorsa la strada che porterebbe dritta dritta a “Moderati per Minturno”, il cui peso contrattuale potrebbe aumentare considerevolmente nel momento in cui questa componente centrista fosse costretta a sostenere il candidato del centrodestra ufficiale. Al momento è operativo l’asse tra Lega e Fratelli d’Italia che sul tavolo provinciale hanno avanzato le possibili e rispettive candidature a sindaco del consigliere comunale Massimo Moni e dell’ex sindaco Aristide Galasso. Altre non ce ne sono. La sfida elettorale dell’avvocato D’Amici, benché abbia formalizzato il tesseramento per il 2020, non sembra interessare ai vertici di Fdi. Almeno stando alle dichiarazioni del vice coordinatore regionale e commissario comunale Enrico Tiero: “Fughe in avanti per possibili candidature a sindaco non mi appassionano minimamente, ognuno è libero di fare come meglio crede. Sono abituato a parlare, di come risolvere i problemi dei territori e dei suoi abitanti e non di nomi e di poltrone. Noi a Minturno come Fratelli d’Italia siamo per prediligere in vista delle prossime elezioni comunali, un’alleanza di centro destra , che volendo (se tutti gli alleati sono d’accordo) può essere allargata al mondo civico. Ma il tutto deve avere come base di partenza la condivisione di un programma amministrativo, sulle cose da fare per far risollevare Minturno ed i suoi cittadini, che assicuro sono tante. E solo successivamente , si deciderà a quale partito spetti il candidato sindaco ed in quell’occasione si prenderanno le opportune decisioni. Noi siamo per candidati espressione dei partiti facenti parte della coalizione che,solo dopo la condivisione del programma, indicherà il nome del candidato sindaco. Di sicuro sarà una scelta importante, scaturita direttamente dal territorio”.

E se la Lega dovesse convergere su D’Amici qualora non passasse la nomination di Moni? Il suo azionista di maggioranza, l’ex consigliere regionale di Forza Italia Romolo Del Balzo, lo esclude. Centellinando le sue dichiarazioni, ha detto di lavorare per l’unità del centrodestra che dovrà esprimere lo sfidante a Stefanelli: “Se vogliono, i civici potrebbero essere determinanti per il successo finale. Ma questa rincorsa a tutti i costi potrebbe essere sfiancante e controproducente”.