Formia / Dimissioni Paolo Mazza, il saluto dipendenti comunali all’ “assessore gentiluomo”

Formia Politica

FORMIA – Una lettera aperta all’Assessore “gentiluomo”, Ing. Paolo Mazza. E’ quella che i dipendenti comunali del settore urbanistica hanno scritto per invitarlo a ripensarci. Nelle parole contenute nello scritto, pubblicato anche su Facebook, emerge il bel ricordo lasciato dall’ex assessore e la sua professionalità.

il biglietto di saluto dell’assessore Paolo Mazza ai dipendenti comunali

“Abbiamo appreso con rammarico e sconcerto delle Tue dimissioni da assessore all’urbanistica. E scusaci se, anche pubblicamente, ci rivolgiamo a Te non con il Lei ma con quella informale colloquialità che ci hai, sin a subito, autorizzato ma che non ha mai fatto venire meno la “distanza regolamentare” che anche nelle “squadre” più affiatate, quali noi eravamo, si deve osservare per evitare “falli” o “entrate a gamba tesa” l’uno nel campo dell’altro. Di questa rispettosa distanza/vicinanza Ti vogliamo ringraziare pubblicamente noi tutti dipendenti del Settore V – Urbanistica e Gestione del Territorio – diversamente da come hai fatto Tu al tuo modo misurato, senza teatralità ma denso di quei valori umani e professionali che presto abbiamo imparato ad apprezzare e troppo presto a dovervi rinunziare. Per questo, se è ancora nelle Tue possibilità ripensaci, se invece è nella possibilità della politica adoperarsi perché Tu resti, che lo faccia”.

Non è mancata la risposta in un commento dello stesso Paolo Mazza: “Sono tra le più belle parole che mi potessi augurare di ricevere da “collaboratori”, che sintetizzano il corretto, fortunato e bilanciato rapporto di squadra creato in un Settore delicato e strategico nelle mille difficoltà e mille incombenze. AD MAIORA”.

Anche il vicesindaco e assessore alla cultura e alle politiche sociali Carmina Trillino ha voluto commentare: “La tua competenza è pari alla tua onestà e alla chiarezza di comportamenti. Il giorno del nostro insediamento ti ho chiesto di starmi vicino. L’hai fatto come amico e come assessore. Sempre. Mi sento mancante”.