Minturno / Scappa dopo aver aggredito i carabinieri ma si scusa: arresto convalidato e concessi i domiciliari

Cronaca Minturno

MINTURNO – Ha ottenuto i domiciliari grazie ad confessione piena, alle scuse rese nei confronti del Carabiniere malmenato e alla volontà di affrontare in futuro il processo con il rito del patteggiamento assumendosi così tutte le responsabilità del grave episodio di cui è stato protagonista. E’ stato questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogatorio di convalida reso da Giovanni Cardillo, il pregiudicato di 30 anni di Marina di Minturno che venerdì della scorsa settimana si era dato alla fuga in sella al suo scooter, sull’Appia in occasione di un controllo stradale dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile perché in possesso di un involucro contenente 100 grammi di cocaina.

Cardillo, assistito dall’avvocato Massimo Signore, si è assunto tutte le sue responsabilità su quanto avvenuto e davanti il Gip del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce è andato oltre: ha preannunciato che sarà promotore di una personale e significativa azione di risarcimento danni a favore del militare che aveva cercato di investire durante un normale controllo stradale sull’Appia e, costituendosi dopo cinque giorni di latitanza presso i Carabinieri della Compagnia di Formia, ha voluto sgomberare il campo dal possibile pericolo di fuga, elemento che, in caso contrario, avrebbe potuto giustificare la misura cautelare in carcere chiesta con il fermo di polizia giudiziaria dal sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini.

In occasione dell’interrogatorio di convalida il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto la conferma della sua misura restrittiva ma il Gip, dopo l’intervento difensivo dell’avvocato Signore, ha convalidato l’arresto ma, dopo un giorno, ha concesso a Nocella la detenzione domiciliare. Il 30enne di Marina di Minturno rispondeva di spaccio di sostanze stupefacenti, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesione personali aggravate perché, come detto, in occasione di un posto di blocco, aveva investito un Carabinieri in servizio facendo poi perdere le proprie tracce. Scattarono le ricerche, coinvolgendo anche le province di Caserta e Frosinone ma non ebbero esito.

Hanno coinvolto anche un conoscente e presunto complice di Cardillo che, alla vista dei Carabinieri nel giardino della sua abitazione, aveva opposto resistenza. Il suo arresto fu convalidato dal giudice monocratico Donatella Perna ma il giovane, sempre difeso dall’avvocato Signore, tornò in libertà senza nessun obbligo restrittivo.