Formia / Dimissioni assessore Paolo Mazza, Marciano: “E’ il fallimento politico dell’attuale maggioranza”

Formia Politica

FORMIA – Un terremoto che ha sconquassato l’amministrazione comunale. Non hanno mancato di scatenare reazioni le dimissioni protocollate nel tardo pomeriggio di ieri da parte dell’assessore all’urbanistica Paolo Mazza, di cui abbiamo dato ampia anticipazione in serata. Primo a intervenire sulla vicenda è il capogruppo consiliare del Partito Democratico Claudio Marciano, che non manca di fare anche un’analisi politica.

“Le dimissioni di Paolo Mazza – dichiara l’esponente del centrosinistra – certificano il fallimento politico dell’attuale maggioranza. Tutti gli assessori di area progressista hanno dovuto prendere atto che nessun cambiamento è possibile con una coalizione abitata da conflitti di interesse, e contrassegnata da divisioni su qualsiasi decisione importante per la città. Nessuno di loro – Mazza, Spertini, D’Angiò – è stato difeso dalla Sindaca, che è senza bavaglio solo su Facebook, mentre nella gestione amministrativa è sempre lesta a infilarselo ogni volta che si tratta di pestare i piedi a qualche micropotere che le regge i numeri in Consiglio.

In questi due anni e mezzo Formia non ha fatto alcun passo in avanti. Il PRG è il PUT sono rimasti nel dimenticatoio, come qualsiasi altro progetto strategico per la città. Nel mentre si è avuto però il tempo di fare danni e cioè di avviare la privatizzazione della sosta, di consentire la svendita del multipiano, di perdere il ruolo di capofila del Distretto socio-sanitario, di perdere tempo sulle concessioni degli allevamenti di acquacoltura, di aumentare le tasse ma di non recuperare un euro dall’evasione fiscale. E ancora il tempo avanza per rovinare la FRZ e per compromettere la vocazione urbanistica di Mola con lo scempio della nuova Pollione.

È ormai evidente che a Formia c’è una nuova domanda politica a cui il Partito Democratico e Formia Bene Comune hanno il dovere di rispondere. È il momento di riorganizzarsi e di porsi a disposizione di un nuovo progetto politico. Il problema non è il programma – che per quanto ci riguarda è chiaro fino nei dettagli – sono purtroppo le persone, che sono una risorsa più difficile da trovare. Non mancano le competenze quanto le disponibilità. Chi ha a cuore i destini della propria città e ha voglia e tempo da dedicarle, ha il dovere di mettersi in gioco adesso”.