Formia Rifiuti Zero, approvato il bilancio e proroga a tempo per Raphael Rossi [VIDEO]

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FORMIA – L’interessato aveva previsto che martedì sarebbe stata la sua ultima giornata formiana. Aveva in mattinata sul treno che aveva preso all’alba a Livorno aveva preparato con il suo smartphone due file: nel primo dava il suo commiato ai dipendenti “che hanno fatto vincere questa scommessa imprenditoriale”, nel secondo augurava “buon lavoro” al suo successore. E invece il torinese Raphael Rossi continuerà a guidare la Formia Rifiuti zero, la società municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti in città e a Ventotene. Sino a quando? Nessuno lo sa. La richiesta di “rimanere” gli è stata formalizzata dal sindaco Paola Villa appena giunto in comune. Gli ha chiesto, grazie ad una terza proroga (la prima firmata nel dicembre 2017 dal dimissionario sindaco Sandro Bartolomeo, la terza della professoressa Villa subito dopo essere stata eletta a giugno 2018), di rimanere al suo posto in attesa della nomina del suo successore sulla scorta dell’esame da parte dei tre saggi incaricati dal comune dei curricula dei 14 candidati alla carica di amministratore unico della società.

Che qualcosa sia successo negli ultimi giorni all’interno della maggioranza civica lo ha capito lo stesso Rossi, consapevole di avere la valigia in mano quando tutti, ma proprio tutti, indicavano nell’ex direttore dell’”Abc”, l’azienda speciale del Comune di Latina, il geologo Michele Bernardini la nuova guida della Formia Rifiuti zero. Formalmente il sindaco gli ha chiesto “questo sacrificio” perché non è stata ancora ultimata (o meglio non è mai iniziata) la selezione delle 14 candidature protocollate al comune entro lo scorso gennaio. Le responsabilità sono tutte dello “smart working” e del Covid 19? E’ la versione che il comune sta offrendo da giorni ma lo stesso Rossi, da manager esperto qual è, è arrivato a sostenere che il sindaco avrebbe potuto scegliere attraverso l’esame dei curricula by-passando l’ostaclo dei colloqui valutativi che non sono mai iniziati e tantomeno calendarizzati. La scelta doveva essere politica – come ha scritto lo stesso primo cittadino nell’avviso pubblico – ma è mancata la sintesi tra le varie componenti della maggioranza.

La riconferma “sine die” di Rossi ha provocato qualche malumore nella stessa parte della coalizione che guarda a destra che non vedeva l’ora che Rossi salutasse l’eco centro dell’Enaoli e tornasse con il primo treno a Livorno dove guida la locale municipalizzata dei rifiuti. Rossi, con sangue sabaudo e svizzero nelle vene, è tornato nel capuologo labronico nel pomeriggio di martedì ma prima di farlo ha avuto un briefing con i vertici amministrativi della Formia Rifiuti zero. C’erano tutti, tranne che il direttore generale Raffaele Rizzo, invitato a rimanere fuori sotto la calicola di via Santa Maria Cerquito. Raphael Rossi ha voluto mandare un primo messaggio al suo “diggì” e, indirettamente, al comune di Formia e al sindaco Villa: “sino a quando farò l’amministratore unico qui comando io!”. La proroga del comune di Formia a Rossi, comunque, è arrivata a margine della terza seduta della assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2019. Per il socio formiano erano presenti il sindaco, l’assessore all’ambiente Orlando Giovannone ed il delegato alla Frz Gino Forte mentre il comune di Ventotene era rappresentato dall’assessore formiano alla sanità Francesco Carta e dall’architetto Rodà.

Nell’intervista video allegata Rossi ha sottolineato come il suo quinto bilancio consuntivo abbia certificato 207mila euro di utili dovuti essenzialmente alla minor spesa per la gestione del nuovo parco automezzi e al maggior incasso per la vendita delle raccolte differenziate. In effetti gli utili reali erano di 345mila euro ma il comune di Formia – e Rossi lo rivela nell’intervista video allegata – gli ha chiesto di accantonare 140 mila euro in una posta di bilancio qualora fossero necessari in futuro per interventi di manutenzione della nuova flotta mezzi. L’assemblea dei soci, intanto, ha deliberato di distribuire ai soci utili per 170mila che potranno essere utilizzati per ridurre la Tari 2020 a favore dei contribuenti di Formia e Ventotene.” Questa buona gestione permette alla società di non richiedere ai comuni la maggior somma spesa per gli smaltimenti per circa 160mila euro. Il bilancio del 2019 registra ulteriori positivi traguardi raggiunti dalla società che è una importate risorsa del territorio. E’ un grande piacere poter realizzare utili e riversarli sulla Tari dei cittadini per ridurne l’importo”. Rossi, incalzato, ammette che sino a martedì mattina “Non sapevo di questa proroga. Ringrazio per la fiducia e, come sempre, sono disponibile per assicurare l’interim ricordando di essere sempre e comunque a disposizione nell’interesse della società e dei comuni soci”.

Frasi di circostanza, doverose nei confronti di un socio che ti ha confermato in un incarico che Rossi ora pensa di ottenere con una nomina piena. Il suo nome fa parte dell’elenco dei 14 aspiranti al ruolo di amministratore unico della Formia Rifiuti zero ed il marnage piemontese la sua partita intende giocarsela sino in fondo. Concludendo l’intervista afferma di non considerarsi un “ripiego estivo” e lancia un invito al vicino comune di Gaeta incalzato dal cronista: “So che sta affidando ad un privato la gestione del ciclo dei rifiuti per sei mesi in attesa dell’esito del bando europeo. Ma perché il sindaco Mitrano, dopo l’esperienza della Eco Car non capisce l’importanza di dar vita ad un consorzio pubblico con una società che fattura soltanto utili?”. Mistero della fede? No, della politica.

Intervista a Raphael Rossi

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LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO PAOLA VILLA
“Il 30 di giugno scorso – dichiara il sindaco Paola Villa – è stato approvato il bilancio della FRZ, la società municipalizzata dei Comuni di Formia e Ventotene, che si occupa della raccolta dei rifiuti. Non è stato un bilancio semplice e soprattutto ci ha confermato in modo inequivocabile che la FRZ pur essendo una società piccola, è solida, ma allo stesso tempo i soci ( Formia e Ventotene), hanno il dovere di controllarla in modo sì sereno ma continuo, ma soprattutto hanno il dovere di monitorarla attraverso una proficua collaborazione con la parte dirigenziale della società. Il bilancio ratifica circa 207.000,00 euro di utile, inoltre in queste intense settimane di lavoro, anche grazie alla fattiva collaborazione del Collegio sindacale della società, è stato possibile un riesame di alcune poste contabili riguardanti essenzialmente le economie risultanti dal consuntivo 2019 per la voce “gestione automezzi” con accantonamento delle stesse per l’implementazione della flotta mezzi in uso alla società. Analogo discorso è stato fatto per l’investimento relativo alla TARIP, non ancora avviata sebbene prevista nel PEF 2019. Tali economie, benché esposte correttamente, riguardavano parte dei ricavi ( canone da TARI) regolarmente fatturati al Comune di Formia, i cui costi di riferimento non erano stati, appunto, ancora sostenuti dalla società. Questo è stato il proficuo lavoro che ha portato ad un bilancio che rappresentasse la più aderente realtà aziendale. Con l’approvazione del bilancio, termina anche l’incarico all’Amministratore Unico, dottor Raphael Rossi, che resterà in carica solo fino alla nomina del nuovo Amministratore Unico, che avverrà nei prossimi giorni in quanto in fase di selezione da parte della apposita commissione nominata negli scorsi mesi. Sarà compito del nuovo amministratore provvedere alla nomina di un nuovo collegio sindacale e soprattutto riprendere e continuare il percorso di crescita che deve caratterizzare sempre di piu’ la FRZ. In particolar modo sarà compito del nuovo amministratore definire per bene i rapporti con i due soci, rendendo più chiari e trasparenti i conti e servizi ben distinti per i due comuni soci. Quest’anno sono stati tanti i passi fatti dalla società, ma nel prossimo futuro, l’obiettivo dei soci è quello di mettere a disposizione dei cittadini servizi sempre piu’ efficaci ed efficienti, ottimizzare i ricavi sulla differenziata, predisporre quanto serve perché la TARIP parta entro il 2021. Sfide importanti senza che però le tariffe aumentino e ricadano con il loro peso sulla collettività. Ora bisogna portare le proposte di PEF in commissione ambiente e successivamente in consiglio comunale, approvare un piano industriale che tenga conto del periodo storico “covid” e del nuovo sistema tariffario ARERA. Ora si va avanti”.