Formia / Nuova incursione di cinghiali in Via Ferrucci, i residenti scrivono al sindaco Villa

Cronaca Formia

FORMIA – La presenza da mesi di un branco di cinghiali lungo gli argini del torrente Rio Fresco, all’altezza della centralissima via Ferrucci a Formia, è diventato ora un serio problema di ordine pubblico. Che i cittadini abbiano ora paura ad uscire, la conferma è arrivata da un’altra segnalazione inviata al sindaco Paola Villa. Nel cortile adiacente il condominio al civico 109/A di via Ferrucci, non molto lontano dall’ospedale Dono Svizzero, stavano giocando alcuni bambini in compagnia delle rispettive mamme. Quando ha fatto capolinea un gruppo di cinghiali, lo stesso che, stanco di frequentare da mesi il territorio montano e collinare del versante formiano del Parco regionale dei Monti Aurunci, ha trovato nell’alveo del tratto terminale del Rio Fresco il suo habitat naturale.

Ma nelle vicinanze vi abitano diverse famiglie e quelle che mercoledì mattina, poco dopo le 11, hanno effettuato questo poco piacevole incontro sono scappate terrorizzate. La Pec arrivata al sindaco di Formia contiene tanti interrogativi. Uno di loro sollecita una risoluzione a questa situazione “una volta per tutte”. I residenti di via Ferrucci, che hanno documentato questa emergenza sanitaria ma anche di ordine pubblico con alcuni video e fotografie, chiedono che il Comune solleciti l’immediato intervento del Parco regionale dei Monti Aurunci perché i cinghiali tornino laddove sono partiti alla ricerca di cibo. La seconda soluzione proposta è di costruire una recinzione lungo gli argini del Rio Freesco per evitare che questi animali, sempre più affamati, invadino la proprietà privata e tanti comuni complessi condominiali Molti residenti hanno palesato il loro timore ad uscire da casa, in qualsiasi ora del giorno. Avevano già promosso una petizione per segnalare quanto accada e stigmatizzare il timore di essere aggrediti da questi animali affamati e privi del necessario orientamento. L’hanno fatto per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine,del comune di Formia e dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci, territorio da cui arrivano i cinghiali.

Il loro primo avvistamento c’era stato il 23 aprile,cui ne è seguito un secondo,il 21 maggio, quando una famiglia di cinghiali – due esemplari adulti e cinque cuccioli – era stata sorpresa a bere nelle acque, tutt’altro che limpide e trasparenti, del corso d’acqua a poche decine di metri dall’ospedale “Dono Svizzero”. Ora la loro presenza stabile, conclusa la fase ufficiale del lock down, sta diventando un problema ed un’emergenza di ordine pubblico in pieno centro urbano a Formia.