Formia / Ponte Tallini chiuso, il Pd chiede un consiglio comunale e che si lavori sul Put

Formia Politica

FORMIA – La già traballante stagione turistico-balneare a Formia, oltre all’emergenza sanitaria e ed economica del Covid 19, deve subito fare i conti con due incognite di sempre, il traffico e la carente viabilità. La decisione dell’amministrazione comunale di chiudere al traffico, solo a conclusione del lockdown, lo strategico ma poco sicuro Ponte Tallini – il cavalcavia che collega la centralissima via Vitruvio alla strada Litoranea e alla zona di imbarco per le isole di Ponza e Ventotene – ha acuito una situazione di insofferenza e di disagio emersa in tutte le sue sfaccettature in questo terzo fine settimana di giugno, il primo con il grande atteso e temuto esodo balneare verso le principali località turistiche del sud-pontino.

Luca Magliozzi e Gennaro Ciaramella

L’interdizione al traffico veicolare di Ponte Tallini, con le due criticità all’altezza degli svincoli di via Vitruvio e di Molo Azzurra, richiede soluzioni alternative ed il Partito Democratico di Formia, attraverso il neo segretario comunale Luca Magliozzi ed il presidente dell’assemblea degli iscritti Gennaro Ciaramella, ha chiesto che se ne occupi direttamente il consiglio comunale. I promessi lavori di messa in sicurezza del cavalcavia non sono ancora iniziati e pertanto l’infrastruttura viaria non riaprirà molto presto. Il Pd considera un’ancora di salvataggio il “Put”, il piano urbano del traffico, che, fortemente voluto dalla quarta ed ultima Giunta di centro sinistra del sindaco Sandro Bartolomeo, l’attuale maggioranza Villa “da due anni tiene “chiuso nel cassetto, e non ha avuto il coraggio di approvarlo definitivamente, né di ridiscuterlo e né di avanzare proposte alternative”.

Magliozzi e Ciaramella avanzano una soluzione alternativa per “dimenticare”, dopo 60 anni di apprezzato servizio, ponte Tallini: la realizzazione di una rotatoria, peraltro prevista dal Put, nella sua zona sottostante,lungo la Litoranea, all’altezza dell’imbocco di Largo Paone. E poi l’inizio della sperimentazione di altre rotonde provvisorie sulla parte esterna della rete viaria della città all’altezza degli svincoli di Vindicio e di piazza Mattej, lungo la strada Litoranea, e nel tratto iniziale della Variante Formia Garigliano nei pressi di via Olivastro Spaventola e dell’Acqualonga.

“Quest’ultima rotatoria non è presente nella proposta di Put – osservano Magliozzi e Ciaramella – ma si realizzi perché è fondamentale per risolvere gli irrisolti ed annosi problemi di sicurezza per automobilisti e residenti”. “Il Pd ritiene che sia doveroso rimettere al centro del dibattito politico il tema della viabilità che costituisce uno dei limiti principali allo sviluppo commerciale e turistico del nostro territorio, oltre che avere un forte impatto negativo sulla qualità della vita di tutti noi – mettono in chiaro i due dirigenti Dem – Siamo consapevoli che vi sia una carenza strutturale: l’attuale rete viaria è insufficiente a sopportare il carico che attualmente viaggia su gomma e solo nuove infrastrutture possono dare una risposta definitiva al problema quali potrebbero essere l’attraversamento alternativo di Formia ed il collegamento ferroviario Formia-Gaeta con connessione con il Porto commerciale”.

Il Pd mette sul banco degli imputati l’attuale amministrazione civica, “dalla quale sino ad oggi non è arrivata alcuna risposta. Sono due anni che chiediamo inutilmente che si riprenda il lavoro sul Put e si porti in Consiglio Comunale la discussione sugli interventi per il miglioramento della viabilità esistente. Il Piano Generale del Traffico Urbano è stato realizzato durante la scorsa amministrazione di centro-sinistra e comprende una serie di interventi per la riorganizzazione ed ottimizzazione dei flussi del traffico, della sosta e del trasporto pubblico, alcuni che si possono realizzare subito ed altri solo successivamente alla realizzazione di un attraversamento alternativo della città. Se non si ha la capacità di procedere con una visione complessiva della città e con una sua riorganizzazione di lungo periodo si finisce per essere travolti dall’ordinario.

Un palese esempio è la grave vicenda del ponte Tallini: nonostante se ne conoscessero da tempo i problemi strutturali, viene chiuso appena prima della riapertura degli spostamenti tra regioni e senza avere una soluzione alternativa. Una tale approssimazione non ce la possiamo più permettere, soprattutto durante una crisi così imponente. La città è già stata piegata dal lock down, la ripartenza è difficile ma diventa impossibile se si affronta in questo modo”. Da qui l’appello dei due giovanissimi dirigenti del Pd a tutte le forze politiche della città “a rimettere questi temi al centro del dibattito. Sono vitali per il futuro, sociale ed economico, di Formia”.