Formia / Cinghiali a spasso per la città

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FORMIA – Una famiglia di cinghiali in riva al mare. L’inverosimile episodio, che conferma l’esistenza di un fenomeno sempre più preoccupante, si è verificato nella serata di mercoledì quando gli animali, decisamente affamati, sono spuntati da una boscaglia che costeggia l’alveo, in secco, del torrente Rio Fresco nel quartiere di Scacciagalline. Hanno percorso un tratto di via Emanuele Filiberto, in prossimità dell’ospedale Dono Svizzero, e poi via Madonna di Ponza, nella zona sottostante l’omonima chiesa campestre alle spalle dell’ex fabbrica di laterizi D’Agostino lungo la ferrovia Roma-Napoli.

Il passaggio dei cinghiali ha bloccato la circolazione stradale tra l’incredulità, la preoccupazione e la curiosità degli stessi automobilisti. Un’ “incursione” che ha fatto seguito a quelle dei giorni scorsi quando gli animali avevano, in altre realtà territoriali di Formia, provocato alcuni incidenti, spaventato persone, aggredito cani patronali, distrutto poderi agricoli e deva-stato il parco pubblico di via Cassio. Del problema soltanto la scorsa settimana presso la prefet-tura di Latina si era svolta una riunione operativa per trovare nuove strategie, definite fattibili e concrete, per affrontare la problematica della presenza di branchi di cinghiali in aree antropizzate di Formia e di altri centri del golfo e il Prefetto Trio aveva convocato i rappresentanti della Regione, l’assessore all’agricoltura la privernate Enrica Onorati, e il dirigente di settore, i massimi rappresentante dei carabinieri forestali, operativi sul territorio, l’Atc Lt2 (ambiti territoriali di caccia) dell’area del sud pontino.

Nel corso della riunione, definita operativa, la Regione si era impegnata a firmare e a rendere esecutivo il Piano di controllo della fauna selvatica. Si tratta di un piano fermo da troppo tempo e indispensabile per il controllo selettivo degli animali selvatici. L’Atc di Latina, si è impegnata a elaborare, insieme ai comuni presenti (tra cui quello di Castel-forte) una mappa comprensive delle cosiddette “aree bianche” dove agire. Inoltre l’assessore Onorati, avendo anche la delega alle aree Naturali Protette ( Parchi), si è impegnata ad avviare un dialogo perché si mettano in atto altre forme di controllo tramite cattura, trasloco e allontanamento, degli animali.
Saverio Forte

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