Formia / Ballottaggio, i vari schieramenti si mobilitano (video)

Formia Politica

FORMIA – Forze politiche al lavoro a Formia in vista del ballottaggio al termine del quale domenica 24 giugno la città conoscerà il nome del nuovo sindaco dopo quasi sette mesi di duro commissariamento. I due contendenti, la civica Paola Villa e il candidato del centrodestra Pasquale Cardillo Cupo, sono già al lavoro per definire strategie ed eventuali alleanze dopo lo svolgimento domenica del primo turno che ha vinto la professoressa 48enne di scienze naturali conquistare 8374 voti, pari al 40,07%, 1034 preferenze in più rispetto a quelle ottenute dal 43enne avvocato penalista, ora costretto ad inseguire con un insoddisfacente 35,09%.

Claudio Marciano

Ad incendiare il dibattito era stato con alcune dichiarazioni rilasciate al nostro portale l’ex candidato a sindaco del Partito Democratico e della civica “Formia Bene comune” Claudio Marciano che, dopo un’assemblea martedì sera della sua coalizione, ha lanciato un endorsement per la Villa, considerata “il male minore ma necessario per Formia a fronte – ha detto Marciano – del pericolo di una possibile un’affermazione della destra di Cardillo Cupo”. Insomma il Pd, polverizzato domenica dalle urne dopo la conclusione anticipata della quarta amministrazione di Sandro Bartolomeo ( 1.592 voti pari al 7.62%); vuole inaugurare “la stagione della responsabilità per risparmiare a Formia – ha detto Marciano nell’intervista allegata – quello che sarebbe inevitabilmente il governo peggiore”. Marciano è passato subito al contrattacco quando ha detto che “lo schieramento conservatore esprime un livello di divisione, mancanza di idee, rischi di contiguità con interessi personali e speculativi da spaventare perfino il proprio elettorato, che ha preferito optare in massa per il voto disgiunto. Impedire a questa compagine di prendere le redini della città è un obbligo democratico e civile”.

Insomma per Marciano l’eventuale affermazione dello schieramento di centrodestra sarebbe simile all’arrivo sul pianeta terra degli alieni, in grado di stuprare le donne e di fare ostaggio a Formia dei bambini innocenti. Per Molti Marciano ha dimenticato che il gruppo consiliare di Forza Italia (primo partito a Formia e, naturalmente, della coalizione di centrodestra) poco più di un anno fa è stata una salutare bombola d’ossigeno per garantire l’affannoso prosieguo dell’azione amministrativa dell’ex sindaco Bartolomeo di cui lo stesso Marciano è considerato un “pupillo”, l’erede politico. Claudio Marciano ha pensato ad Indro Montanelli quando ha aggiunto che “Paola Villa resta comunque il male minore. Nel suo schieramento la componente che fa riferimento a Maurizio Costa e ad altre espressioni della destra locale costituisce un’ipoteca sulla credibilità di un vero rinnovamento. Il suo programma inoltre risulta timido e deficitario su innumerevoli punti, su cui faremo la nostra parte qualsiasi sia l’esito del 24 Giugno”. L’ex candidato a sindaco vuole turarsi il naso ma ha anticipato un’Opa nei confronti della Villa in caso di elezione a sindaco. Naturalmente dai banchi dell’opposizione (Marciano non si dimetterà da consigliere comunale “perché dovrei?”) dove “eserciteremo la nostra funzione di proposta e stimolo interpretando questo ruolo in modo costruttivo a partire da tematiche, quali la tutela della zona Acervara da qualsiasi intento edificatorio o espansione dell’esistente; l’impegno a rafforzare la Formia Rifiuti Zero, oltre che la ripubblicizzazione della sosta, del trasporto pubblico e la continuazione della vertenza per la ripubblicizzazione dell’acqua; l’approvazione del piano urbano del traffico e i provvedimenti relativi alla liberazione di spazi per la mobilità sostenibile; l’impegno a sostenere e rafforzare i progetti di accoglienza dei migranti anche attraverso il riuso dei beni confiscati e l’uso di strutture pubbliche. Faremo il nostro dovere, senza pregiudizi e – ha concluso Marciano – cercando di dare il nostro contributo in termini di proposte e controllo perché Formia sia amministrata al meglio.”

INTERVISTA Claudio Marciano

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Pasquale Cardillo Cupo

Dopo alcune ore a convocare la stampa era proprio il candidato sindaco del centrodestra, Pasquale Cardillo Cupo, che, affiancato alla sua destra da “mister preferenze” Gianluca Taddeo e da diversi candidati e dirigenti delle sue sei liste, ha accusato la sua avversaria di essere la “maschera” di due suoi principali azionisti politici, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco uscente Bartolomeo: “Altro che civismo – ha tuonato Cardillo Cupo nell’intervista video – Quello della Villa è un contenitore elettorale in cui si sono nascosti diversi rappresentanti della sinistra e di quella radicale, protagonisti, di una delle pagine peggiori della storia politico-amministrativa di Formia”. E l’avvocato Cupo i nomi di alcuni neo consiglieri comunali li ha fatti, a cominciare dall’”esponente del Pci” Gerardo Forte, Kristian Franzini, Giovanni Costa (questi ultimi due anni assessori con Bartolomeo), di diversi candidati (Antonio Villano, marito dell’ex consigliera comunale Pd Loredana D’Urso; Carmine Luongo, ex assessore della Margherita con Bartolomeo), di semplici simpatizzanti dell’area della sinistra più o meno radicale (l’ex capo di gabinetto del sindaco Bartolomeo Enrico D’Angelis, l’ex vice-sindaco e assessore alla cultura Maria Rita Manzo, l’ex dirigente di Rifondazione Comunista Filippo Tomao, l’ex capogruppo di Sel Enrico Forte) e finanche di dirigenti della defunta Democrazia Cristiana come l’ex responsabile dell’ufficio igiene ed ambiente del comune Gino Forte.

Insomma la “squadra” di Paola Villa – secondo Cardillo Cupo – è una somma di reduci che le sta permettendo di “operare ai danni della città una truffa elettorale in piena regola. Formia richiede lealtà e trasparenza e noi non ci nascondiamo, siamo aperti e disponibili a qualsiasi tipo di confronto. I nostri errori li abbiamo commessi, siamo partiti tardi ma siamo stati penalizzati domenica dall’astensionismo di quasi dieci punti percentuali rispetto alle amministrative del 2013. Dobbiamo ripartire da qui, capire perché 3000 concittadini non sono andati a votare ed invitarli ora a farlo”. Nella conferenza stampa Cardillo Cupo, inoltre, ha ammesso il lato debole, sul piano elettorale, della sua coalizione, quello rappresentato dalle sue liste civiche “Idea Domani” e “Siamo Formia”. Non ha voluto polemizzare quando gli è stato chiesto sull’insufficiente apporto elettorale garantito da parte dei candidati della Lega della prim’ora, formazione che, grazie all’inglobamento successivo degli ex Centristi per Formia, ha guadagnato sul campo la rielezione dei consiglieri comunali Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli e di altri quattro candidati in caso di affermazione dello stesso Cardillo Cupo.

INTERVISTA Pasquale Cardillo Cupo

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L’avvocato, più disteso e sereno rispetto a domenica notte, si è augurato l’elezione nel consiglio comunale dell’ex candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle Antonio Romano – cosa che potrebbe avvenire solo in caso di vittoria del centrodestra – e ha rivelato l’esistenza di alcune trattative, avviate a Roma, per ricomporre la diaspora con due ex candidati a sindaco dell’area di centro destra: Mario Taglialatela, fuori dal consiglio a prescindere dall’esito del ballottaggio, e l’ex parlamentare di Forza Italia Gianfranco Conte. La sua lista, “Formia con te”, in caso di apparentamento, potrebbe approdare in consiglio con due esponenti, lo stesso Conte ed il primo dei non eletti (al momento) l’ex vicesindaco Pd Maurizio Tallerini ai danni del primo degli eletti di “Siamo Formia” Antonio Miele.

Ci sarà tempo sino a mezzogiorno di sabato e non è un caso che nel pomeriggio, alle 18.30 presso il teatro Remigio Paone, l’ex deputato azzurro incontrerà i cittadini “per ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel suo ambizioso progetto. A prescindere dal risultato ottenuto, ho ricevuto sentiti attestati di stima che mi hanno convinto della necessità di non lasciare solo il mio elettorato ma di orientarlo per una scelta consapevole in vista del ballottaggio del 24 giugno – ha sottolineato Conte – affacciatosi come candidato sindaco a queste comunali sostenuto dalla civica “Formia ConTe”. Che qualcosa si stia muovendo lo conferma il contenuto di un post pubblicato martedì sera da Conte sulla sua pagina face book: “E’ tempo di zanzare! C’è uno sciame che mi ronza intorno e gira…gira…gira..ma io c’ho il cortisone! Unico antidoto: il programma di Formia con te! Anche in più dosi. No perditempo”. Insomma Conte avanza l’accoglimento di alcune sue proposte programmatiche ma qualcuno dei suoi più stretti, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha fatto un altro ragionamento politico: “Se qualcuno di Forza Italia, che conta, sabato sera avrà il coraggio di salire sul palco del teatro Remigio Paone e chiederà scusa alla nostra coalizione e, soprattutto, a Gianfranco, noi ne prenderemo atto!!!”. La politica, a volte, è anche l’arte dell’impossibile. Ma il cuore ed il cervello sono spesso inconciliabili…

Saverio Forte