VENTOTENE – Recuperare il tempo (troppo) perduto. Con questa finalità torna a riunire martedì – dopo quasi un anno – il tavolo istituzionale permanente per il milionario progetto di recupero e valorizzazione del carcere borbonico sull’isolotto di Santo Stefano a Ventotene. E’ una riunione molto attesa perché sancirà il debutto in questo organismo del neo commissario straordinario di governo, il generale in pensione della Guardia di Finanza Giovanni Maria Macioce.
L’alto ufficiale di Sora era stato nominato dal Consiglio dei Ministri lo scorso febbraio su indicazione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ma questa prestigiosa investitura è diventata esecutiva solo a fine settembre quando il decreto di nomina è stato controfirmato dal presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Il generale Macioce incontrerà tutti sottoscrittori dell’accordo di programma cui si affiancheranno la Sovrintendenza e la Prefettura di Latina. Il commissario Macioce è chiamato – come detto – a recuperare il tempo perduto con l’apporto della stessa struttura commissariale ed il responsabile unico del contratto. Il progetto di recupero del carcere di Santo Stefano deve superare le prescrizioni riguardanti la Valutazione di impatto ambientale e le osservazioni scaturite dalla conferenza di servizio ma il commissione Macioce si dichiara a tal riguarda ottimista.
“Il Governo Meloni – ha detto – mi ha esternato il suo impegno a portare a termine nel più breve tempo possibile il progetto ed è verso questo obiettivo che, ne sono sicuro, ci attiveremo sinergicamente con tutti i componenti del CIS”. I lavori di recupero proseguono ma sono stati bloccati per settanta giorni nel periodo gennaio-agosto 2023 per le avverse condizioni metereologiche come documentato da Invitalia sulla scorta dei bollettini della Protezione Civile.