Coronavirus, l’appello del sindaco Ferraiuolo: “Non venite a Ponza” [VIDEO]

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PONZA – Ci sarà tempo per venire a Ponza. Ora però non fatelo. Il sindaco della principale isola pontina, Francesco Ferraiuolo, ha rinnovato un suo appello a disertare l’isola lunata in occasione del lungo ponte che inizierà il 25 aprile e terminerà domenica 3 maggio. Ponza, come la dirimpettaia Ventotene, non ha registrato alcun contagio al Covid-19 e il sindaco Ferraiuolo tiene tanto a preservare questa immunità epidemiologica in occasione della Festa della Liberazione e del 1 Maggio. Il primo cittadino isolano, a tal riguardo, ha inviato una lettera al Prefetto di Latina Maria Rosa Trio per chiedere i rafforzare i controlli nei punti di imbarco di Anzio, Terracina e Formia per impedire ai non residenti di aprire le cosiddette “seconde case”. Per nessuna ragione al mondo.

Nell’intervista video allegata il sindaco di Ponza ha anche annunciato di aver dato mandato alla propria polizia locale di monitorare le abitazioni diverse da quelle principali, comprese le seconde case utilizzate per vacanze per appurare e sanzionare severamente eventuali inosservanze ai vari Dpcm del governo nazionale. Ferraiuolo ha invitato l’intera cittadinanza a restare a casa e limitare al massimo gli spostamenti, proprio ai casi di strettissima necessità, tenendo presente che comportamenti sconsiderati possono causare danni letali alle famiglie, ai bambini, agli anziani e alle persone già affette da altre patologie.”

INTERVISTA Francesco Ferraiuolo, sindaco di Ponza

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Intanto il Comune di Ponza può recitare un ruolo di primo piano per tentare di contribuire a far sopravvivere tante realtà produttive ed economiche, soprattutto nel settore del turismo, colpite dall’emergenza Covid-19. Ne è convinto l’attivo presidente della Confcommercio Lazio Sud di Ponza Giovanni Mastropietro che in una lettera al sindaco Ferraiuolo ha chiesto una “concertazione” per cercare “da subito di limitare i danni della nostra economia isolana, e di valutare le opportunità e le minacce che possono nascere da questa crisi”. E’ stato palesato un fondato timore sul futuro economico-occupazionale per tanti isolani impegnati nel corso della stagione turistica (chissà e quanto inizierà) negli alberghi, nei bar, nei ristoranti, nei negozi, nei servizi per il turismo…

L’Ascom territoriale ha inviato al Comune di ponza un documento in cui sono state avanzate alcune richieste che, se accolte,potrebbero alleviare i costi per le famiglie in vista della prossima stagione. Spiccano l’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico comunale, ove possibile ampliamento (Cosap) per il 2020 per tutte le attività commerciali dell’isola (bar, ristoranti, negozi…), la posticipazione al 2021 della quota dell’offerta economica al Comune da parte degli assegnatari delle attività di noleggio delle attrezzature balneari, la sospensione nel 2020 degli accertamenti tributari dell’imposte comunali, la destinazione di tutti i proventi della “tassa di sbarco” (pagata dai turisti) alla ridefinizione di un nuovo modello di tutela sia per i turisti che per i residenti, come ad esempio acquisto di materiale igienizzante a supporto dei commercianti, attività di Sicurezza Sanitaria sviluppando potenziali presidi isolani e ai porti di partenza, utilizzando la rete del Consorzio “Con Ponza”, l’alleggerimento del 60% della Tari per l’anno 2020, di posticipare dal 31 maggio al 31 ottobre il pagamento della Tari, la riduzione al minimo dell’addizionale Irpef per l’annualità 2020, la riduzione al minimo dell’addizionale Imu per il 2020, di concordare con la ditta del Trasporto Pubblico Locale il potenziamento delle corse, la ridefinizione di potenziali eventi, viste le future restrizioni normative in materia e ridistribuire tali investimenti su nuove forme di sviluppo turistico, la creazione di una sorta di Direttorio (maggioranza- opposizione –associazioni di categoria) per la gestione dell’emergenza sanitaria in vista della prossima stagione estiva, evidenziando il concetto di “Isola Covid free” attuando misure di prevenzione di concerto con le ASL e la Regione, che hanno l’obiettivo di tutelare turisti e lavoratori attraverso presidi fissi medici nei porti di imbarco verso l’isola, il coinvolgimento delle società di Trasporto Marittimo, nella ridefinizione dei flussi turistici, seguendo una strategia comune di gestione degli stessi (i vettori date le restrizioni viaggeranno con limitazioni forti sui posti disponibili), pertanto si potrebbero chiedere corse aggiuntive affinché venga garantita una parziale copertura dei flussi e, infine, di concordare la convocazione di un tavolo tecnico per la ridefinizione del Piano Traffico/sbarchi estate 2020.