Formia / Cimiteri chiusi, l’Efi scrive al sindaco Paola Villa

Attualità Formia

FORMIA – I tre cimiteri di Formia continuano a rimanere chiusi “a tempo indeterminato” nell’ambito delle rigorose misure governative anti Covid 10 ma l’amministrazione comunale, nonostante tanti e gravosi problemi sul tappeto provocati dalla pandemia, non perda questa occasione per migliorare l’operatività dell’ufficio servizi cimiteriali per “migliorarne la procedure per poter rispondere in maniera ancora più adeguata alle sempre più evolute richieste della collettività”. Anche nell’era del coronavirus. Gianni Gibellini è il presidente dell’”Efi”, l’”Eccellenza Funeraria Italiana” che dal 1912 raggruppa le importanti e prestigiose aziende private del settore delle onoranze funebri in Italia “che operano in piena ottemperanza a tutte le leggi vigenti”. Ha inviato in questi giorni al sindaco di Formia Paola Villa e al responsabile del settore opere Pubbliche del comune Antonio Fracassa la stessa Pec a cui non ha avuto riscontro il 19 dicembre 2018 ed il 27 giugno 2019.

La richiesta, all’insegna della “massima collaborazione possibile”, era ed è sempre finalizzata ad insediare un tavolo tecnico per cercare di migliorare “insieme” la gestione del servizio delle onorane funebri che, anche a causa dell’emergenza Coronavirus, sta incontrando “non poche difficoltà”. L’”Efi ha esordito da una considerazione che è numerica ma anche qualitativa: al comune di Formia è in servizio un solo addetto chiamato ad occuparsi, davvero all’inverosimile, di tutto; rilasciare le autorizzazioni del trasporto delle salme (soprattutto quando i defunti erano residenti fuori comune), per le inumazioni, le tumulazioni, le traslazioni e finanche per i montaggi delle lapidi e delle cappelli gentilizie. Questa cattiva organizzazione del servizio sta provocando da tempo lo slittamento orario o il rinvio anche di giorni delle esequie dei defunti non potendo le agenzie funebri di Formia ma anche degli altri centri del territorio beneficiare delle richieste necessarie per poter svolgere al meglio i loro servizi.

Il presidente dell’”Efi” Gibellini ha sollecitato di dare il via a questa concertazione, che negli altri comuni già avviene “con successo”, anche per un’altra oggettiva e seria ragione. Ad autorizzare il nulla osta per la cremazione delle salme è un ufficiale di stato civile che ottempera al suo ruolo nei giorni feriali. Il sabato e la domenica – secondo l’”Efi” – questo funzionario abitualmente non lavora e, in base alla legge 285/1990, questo compito se lo accolla il sindaco pro tempore o un suo delegato. Ma il presidente Gibellini ricorda al sindaco Villa e al dirigente Fracassa che esiste una legge successiva, la numeo 130/2001, con cui il comune può nominare un ufficiale di stato civile anche nei fine settimana può rilasciare le autorizzazioni che un tempo la politica, forse volutamente, avocava a se….Insomma c’è bisogno di un snellimento procedurale che la normativa già prevede ma le vicende, drammatiche del Covid 19, hanno evidenziato una situazione assai più grave: la datata gestione degli uffici cimiteriali del comune di Formia, soprattutto nei fine settimana, hanno impedito il trasferimento delle salme di pazienti colpiti mortalmente dal coronavirus acuendo anche il rischio di contagi a causa della mancanza dei dispositivi indivuali di protezione come evidenziato la scorsa settimana da Salvatore Salemme delle “Antiche Onoranze funebri “Salemme” di Gaeta che dell’”Efi” è il segretario nazionale.

L’organico all’osso dei servizi cimiteriali del comune di Formia sta creando un altro problema nel problema. Le agenzie funebri per la tumulazione, inumazione e seppellimento dei defunti nei tre cimteri di Castagneto, Maranola e Castellonorato – tuttora chiusi al pubblico – stanno operando grazie al criterio della prenotazione. Basta un ritardo di un quarto d’ora per ottenere dal comune le autorizzazioni richieste che salta un appuntamento con tutti gli inevitabili disagi e anche responsabilità penali, derivanti dalle varie disposizioni del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che gli operatori del settore devono garantire nei confronti delle famiglie delle persone decedute. Da qui la richiesta, che il presidente Gibellini ha rinnovato per la terza volta in un anno mezzo all’amministrazione Villa, di ottenere un appuntamento “al quale saranno presenti i nostri rappresentanti sul territorio, fra i quali il segretario generale nazionale Salvatore Salemme, che – si legge nell’ennesima lettera al sindaco di Formia – le potranno meglio illustrare le diverse problematiche e che potranno concordare con le voi le relative migliori soluzioni”. A buon intenditor, poche parole.