Formia senza bilancio di previsione: il Comune ricorre al consiglio comunale in videoconferenza

Formia Politica

FORMIA – La prima positività al Covid 19 in provincia di Latina è stata censita il 1 marzo scorso all’ospedale Dono Svizzero” di una città, Formia, che ha bisogno ora della politica per rilanciarsi e tentare di superare la più grave emergenza dal dopo guerra. Al comune di Formia serve innanzitutto la delibera “madre” per reggere l’urto finanziario per le spese sostenute sinora e quelle da effettuare nei prossimi giornie settimane per supportare le famiglie e le imprese in difficoltà: il bilancio di previsione 2020.

La bozza del documento contabile, in effetti, è pronta dall’inizio del mese, è finita in naftalina nel momento in cui è scoppiata la pandemia. Sarebbe dovuta essere vagliata dal consiglio nella seduta già calendarizzata del 27 marzo. La politica non può più rimanere alla finestra, deve affrontare (come dovrebbe) l’emergenza, che sta avendo soprattutto risvolti di natura economica oltre che sociale, e in quest’ottica il presidente del consiglio comunale, l’avvocato Pasquale Di Gabriele, è stato costretto a firmare un decreto con un contenuto davvero inimmaginabile sino ad un mese fa: l’assemblea va riunita e subito in video conferenza perché il comune non può più spendere in dodicesimi ma con bilancio vero e proprio. Di Gabriele ha messo giù un strumento di regolamentazione che, previsto dal decreto legge numero 18 del 17 marzo scorso, consente sia la presenza in consiglio come luogo fisico, sia in videoconferenza, sia in modalità mista.

Il decreto del presidente d’aula ha una valenza, per certi versi, storica perché non si è mai reso necessario svolgere il consiglio comunale di Formia in videoconferenza e tantomeno quest’ultimo strumento era previsto dallo Statuto e dal regolamento d’aula. Il consiglio a Formia torna a riunirsi sotto l’egida di una telecamera e, per quanto riguarda gli spazi, Di Gabriele ci scherza su: “Innanzitutto cogliamo questa opportunità per non bloccare completamente l’attività amministrativa ma se avessimo dovuto avremmo riunito il consiglio anche nella stessa aula consiliare che può ospitare 24 consiglieri a distanza di sicurezza gli uni dagli altri”. Di Gabriele vede poi – e non potrebbe essere diversamente – il bicchiere mezzo pieno: “Il mio decreto, forzato e necessario che sia, pone il Comune di Formia al passo con i tempi, e consente l’astratta possibilità di dotarsi, nel momento in cui venisse approvato il bilancio, dello strumento propedeutico per poter affrontare le spese che l’emergenza epidemiologica impone. La pandemia che stiamo affrontando e subendo- ha concluso l’avvocato Pasquale Di Gabriele – sta imponendo ed imporrà a noi tutti nuove modalità di svolgimento di attività professionali e relazionali, nonché suggerimenti operativi che potranno anche migliorare nella fase post emergenziale le attività di ciascuno”.

A risvegliare l’attività politica, alla luce del ricorso alla video conferenza, ci hanno pensato il gruppo consiliare ed il coordinamento comunale della Lega che hanno offerto una grande ed inedita “apertura” alla maggioranza civica del sindaco Paola Villa. La proposta di bilancio di previsione approvata in Giunta il 26 febbraio 2020 e ancora non approvata dal Consiglio Comunale va però “completamente rivista e, soprattutto, integrata al meglio” per affrontare una crisi economica inimmaginabile fine a qualche settimana fa. Il ‘carroccio’ formiano ha messo per iscritto che “la peggiorata crisi economica dovrà essere affrontata, tutti insieme, con tutte le risorse in nostro possesso”. Da qui la richiesta ed il monito alla maggioranza Villa di riprendere l’iter per l’approvazione del bilancio di previsione 2020, modificandolo per dare “priorità agli aiuti a famiglie e alle imprese e attività produttive formiane. L’Europa, lo Stato e le Regioni devono fare la loro parte e lo stesso Comune di Formia nel suo piccolo può e deve tutelare i suoi cittadini anche con “misure straordinarie”. In prospettiva della seduta consiliare del 27 marzo (poi naturalmente annullata), il 9 marzo la Lega ma anche Forza Italia, l’Udc e i Fratelli avevano presentato un emendamento al bilancio che prevedeva l’istituzione di un fondo di emergenza di 100mila per gli effetti del Covid 19”. Alla luce di quanto già verificato in questi giorni, sta avvenendo e purtroppo accadrà nelle prossime settimane per la Lega deve essere rimpinguato “almeno sino ad un milione di euro” intervenendo in una duplice direzione: sostenere le attività economiche con la liquidità necessaria a farle ripartire e sostenere i cittadini e le famiglie in disagio economico. La Lega – attraverso i consiglieri Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli ed il coordinatore comunale Vittorio Pecorino – parla di un “bilancio di guerra”. In sintesi, le risorse ci sono, tutto ciò di necessario per il 2020 deve essere inserito in questo fondo per “aiutare i nostri cittadini”: “E’ infatti impensabile investire centinaia di migliaia di euro per eventi che, tralasciando il giudizio politico sugli stessi, non sappiamo neanche se potranno svolgersi, le priorità in questo momento sono altre!”. L’apertura politica che formalizza la Lega, “da opposizione responsabile”, è la seguente: “Ci mettiamo subito a disposizione della città per lavorare anche in videoconferenza nella commissione bilancio e nella conferenza dei capigruppo per trovare insieme tutte le soluzioni che possano dare un sollievo alle attività economiche già duramente colpite dal protrarsi di una decennale crisi”. Il capogruppo Antonio Di Rocco, però, teme “chiusure aprioristiche” da parte di qualche componente della maggioranza civica: “Non nascondiamoci dietro aspetti tecnici del bilancio, dobbiamo prepararci ad affrontare la più grande emergenza economica dal dopoguerra”.

In sintesi, la video conferenza si può applicare, oltre al consiglio, anche per le commissioni consiliari. Basta volerlo. Anche per Formia, il centro più importante del sud-pontino, c’è bisogno di un piano Marshall 4.0 a cui possono e devono dare il loro contributo anche i rappresentanti delle attività economiche e le sigle sindacali”. In videoconferenza…

Saverio Forte