Formia / Antenna telefonica a Santo Janni, la protesta dei residenti

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FORMIA – E’ approdata al comune di Formia – e c’era da attenderselo – la rivolta che sta giorni monta nel quartiere di Santo Janni dove una nota società telefonica, dopo due ricorsi vinti contro lo stesso comune, ha aperto un cantiere per l’installazione di un palo multioperatore di 25 metri. Si è costituito un comitato civico contro l’installazione di questo impianto di telefonia mobile, finito nel mirino di una petizione sottoscritta prima da quasi un centinaia di persone e poi al centro di ben tre incontri, due con il sindaco di Formia Paola Villa ed il terzo con l’assessore all’urbanistica Paolo Mazza.

Il comune avrebbe – secondo la sua versione – provato a contrastare la fattibilità di un progetto che, insistente su un terreno privato, ha guadagnato in ben due circostanze il via libera del Tar alla luce delle prescrizioni della legge Gasparri che considerano queste antenne importanti alla stessa stregua di una condotta idrica. I residenti non hanno alcuna voglia di fermarsi e starebbero pensando di coinvolgere in questa loro battaglia la Procura della Repubblica di Cassino temendo ripercussioni per la salute pubblica a causa del paventato rischio della presenza dei campi elettromagnetici e per il temuto deprezzamento delle loro abitazioni e attività a causa dell’impatto visivo provocato da questo autorizzato impianto di telefonia.

Sul piano politico, se il comune afferma di avere le mani legate a causa di due giudizi in cui davanti il Tar è risultato soccombente, a mobilitarsi è stato sinora il suo capogruppo del Partito Democratico, Claudio Marciano. Ha inoltrato tramite una pec un accesso agli atti per acquisire tutta la documentazione circa l’installazione di questa temuta ed osteggiata antenna per telefonia: “Centinaia di cittadini sono estremamente preoccupati per l’insediamento di un’infrastruttura a pochi metri dalle abitazioni, di cui non hanno saputo nulla dal Comune. L’anno scorso è stato approvato in consiglio comunale – ricorda Marciano – un regolamento per l’insediamento di antenne troppo permissivo per installatori e proprietari di terreni. A differenza del precedente, il nuovo regolamento esclude solo i centri storici di pregio, mentre consente l’installazione di ripetitori anche presso terreni privati con procedure amministrative semplificate. Di fatto, una genuflessione agli interessi delle compagnie telefoniche e dei privati con terreni da far fruttare. Al netto degli approfondimenti sul caso specifico – che mi riservo di fare con le carte sotto mano – sono evidenti due cose: la prima è che l’installazione di questa antenna risponde ad interessi puramente privatistici e la vicinanza presso le abitazioni, in un quartiere ad alta urbanizzazione, è particolarmente infelice, oltre che inutile ai fini della connettività locale. La seconda è che su questo tema non si è fatta alcuna comunicazione con il territorio, facendo apparire gli interessi speculativi come prioritari rispetto a quelli sociali e al bisogno di democrazia della comunità di S.Janni”.

Per questo motivo il capogruppo Dem Marciano ha chiesto al sindaco Paola Villa di “bloccare il procedimento autorizzativo, di ascoltare i cittadini del quartiere organizzando un’assemblea pubblica e di portare la discussione del tema in commissione ambiente, congiunta con Urbanistica”.

Saverio Forte