Formia / Teatro Remigio Paone, il Comune non rinnova la convenzione con l’Ipab

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FORMIA – Formia è senza teatro e lo rimarrà ancora per molto tempo. L’amministrazione comunale ha deciso di non rinnovare l’impegnativa convenzione, sotto il profilo economico, con l’Ipab della Santissima Annunziata, l’ente di derivazione regionale proprietario del teatro Remigio Paone che, nonostante i recenti e costosissimi lavori di ristrutturazione e adeguamento, è di fatto chiuso al pubblico e versa in una situazione di abbandono. Il comune sinora pagava all’Ipab della Santissima Annunziata circa 50 mila euro per l’affitto della struttura teatrale di via Sarinola cui si sono aggiunti 25mila euro per i costi di manutenzione. Un investimento troppo alto che la Giunta vuole superare.

L’ha fatto intendere nel Dup, il documento unico di programmazione approntato in vista dell’approvazione in consiglio comunale del bilancio di previsione 2020. Il comune di Formia, in sintesi, vuole addivenire con l’Ipab della Santissima Annunziata e, di conseguenza, con la Regione ad un “accordo condiviso” sia per il recupero dell’ex Colonia Di Donato, nel rione medioevale di Castellone, che per il superamento della convenzione scaduta lo scorso giugno per la gestione del teatro Remigio Paone”. La Giunta formiana ha pronta una soluzione alternativa: subentrare all’Ipab della Santissima Annunziata accollandosi il pagamento del mutuo, 50mila euro annui, in maniera tale che il Comune diventi proprietario, a tutti gli effetti, del teatro Paone.

Ma i problemi non mancano. Se la trattativa non si è conclusa è perchè il teatro necessita di urgenti ed indifferibili interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria. L’infiltrazione di acqua piovana è all’ordine del giorno unitamente alla inagibilità dello stesso palcoscenico dopo il crollo del soffitto.

Ad incalzare l’amministrazione comunale è ora anche Enrico D’Angelis, il dimissionario coordinatore politico dell’ex principale lista della stessa maggioranza “Formia città in comune”: “Più volte pubblicamente ho chiesto di far sapere ai cittadini come stanno le cose e ho lamentato anche uno strano silenzio delle minoranze. Perché lo sono? Perché dovete portarci a pensare che ci sia qualcosa da nascondere? Un silenzio agghiacciante!!!! Tombale. E pensare che si vuol solo sapere come stanno le cose. La maggioranza, lo so, ha la consegna del silenzio sui social come lo avevano i membri del politburo del Pcus di Leonid Breznev con la stampa Interna ed estera, ma la minoranza… la minoranza… a quale consegna del silenzio deve rispondere” – conclude D’Angelis.

Saverio Forte