Itri / Overdose, identificati e arrestati i due pusher

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ITRI – Aveva soltanto 28 anni e, figlio di un agronomo e di un’insegnante, pochi erano a conoscenza della sua dipendenza della droga. E invece il 10 agosto si verificò la tragedia all’interno di un casolare abbandonato in località “Cescole-Cappuccini” nei pressi dell’omonimo convento ad Itri. A distanza di oltre sei mesi di difficili indagini i Carabinieri della locale Stazione sono riusciti ad identificare i pusher che cedettero la dose letale di droga a Dario Noviello. Si tratta di un 42 enne e di un 33enne di Itri, rappresentati dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare che, richiesta dal sostituto procuratore Valentina Maisto, è stata emessa dal Gip del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce.

Noviello fu trovato cadavere all’interno di un deposito agricolo non molto lontano dal centro urbano di Itri. Qui i Vigili del Fuoco lo rinvennero a terra privo di vita al termine di mirate ricerche che si sono protratte per alcune ore dopo che Noviello aveva fatto perdere le proprie tracce. E invece avevano scelto questo casolare inaccessibile per iniettarsi l’ultima e fatale dose di eroina. L’esame autoptico esterno, disposto dai Carabinieri della Stazione di Itri e della Compagnia di Formia, confermò quanto si immaginava già: il 28enne era morto alcune ore prima in seguito ad un’overdose di eroina. E il ritrovamento di quanto era servito al giovane per iniettarsi la dose letale di droga ha arricchito il quadro probatorio del Carabinieri che avevano avviato mirate indagini a Itri e nel resto del territorio per individuare con successo i due ha venduto a Noviello la dose di eroina che, purtroppo, che gli è costata la vita.

I Carabinieri hanno stabilito che a cedere eroina e cocaina al giovane 28enne di Itri sono stati si i due pusher arrestati ora ma anche di identificare altri tossicodipendenti che, a più riprese, aveva acquistato da loro dosi di droga. Le indagini coordinate dalla Procura hanno anche accertato – ed è questo l’aspetto più inquietante dell’intera vicenda – che il 42enne ed il 33enne avevano continuato a spacciare anche dopo la morte del 28enne dimostrando – dicono i Carabinieri – “incapacità di resipiscienza e notevole attitudine criminale”. I due compariranno venerdì mattina davanti al giudice Domenico Di Croce per l’interrogatorio di garanzia.

Saverio Forte