Gaeta / Omicidio stradale, il 23enne ottiene permesso per fare esame all’università

Cronaca Gaeta

GAETA – Dopo aver prodotto il nulla osta del magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo, il Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera ha concesso un particolare permesso al giovane di Formia che dal 22 dicembre si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e guida in stato di ubriachezza per aver travolto, in evidente stato di ubriachezza e alterazione psicofisica, Giancarlo Peveri, l’uomo di 75 anni travolto mortalmente mentre attraversava a piedi via Lungomare Caboto con al guinzaglio il suo Terranova di nome “Laila”.

Il 23enne, difeso dagli avvocati Vincenzo Macari e Andrea Di Croce, ha ottenuto una deroga alla sua detenzione domiciliare dovendo sostenere il 9 gennaio un esame, prenotato prima delle vacanze Natalizie, presso la facoltà di economia e commercio di un’Università di Milano di cui è studente. Di questo impegno accademico i legali del 23enne ne avevano parlato già con il Gip Scalera in sede di interrogatorio di convalida dell’arresto la vigilia di Natale ma per poter andare a sostenere un esame all’università è stato necessario avere una specifica deroga. I legali di parte civile della famiglia Peveri, gli avvocati Pasquale Di Gabriele e Giovanni Valerio, hanno confermato il loro pensiero: all’umana sete di vendetta deve fare da contraltare invece il “consapevole desiderio di giustizia. In questo drammatico evento – avevano scritto in una nota – sono state spezzate indegnamente due vite.

Giancarlo Peveri ha lasciato un vuoto incolmabile nei familiari e in tutte le città del comprensorio: tutto il quartiere Piaja lo conosceva come un uomo buono e tranquillo, amante degli animali e del prossimo che ha dedicato la sua vita al volontariato. Apprezzato infatti il suo impegno nella Protezione Civile del gruppo “La Fenice” di Gaeta che lo ha ricordato pubblicamente con sentite parole di elogio per l’impegno profuso a tutela del prossimo e quale conduttore di unità cinofile. Altrettanto straziante il dolore collegato alla perdita del cane Aila, un terranova lancer – hanno concluso gli avvocati Di Gabriele e Valerio – più volte impegnato in positive azioni di salvamento in mare”.

Saverio Forte